Torna la Paura del Terrorismo in un’ Europa che...fa' di Tutto per Provocarlo!

 


Terrorismo ed Europa andranno sempre più d’accordo, forse in modo inevitabile. Non è tanto la notizia del nuovo attacco terroristico di Bruxelles a dover far riflettere, quanto il fatto di essere ancora allo stesso punto di partenza di tragedie come quelle avvenute al Bataclan nel 2015. 

Non ci siamo mai mossi da lì, se non a livelli di intelligence poco utili ad estinguere il fenomeno di per sé, ma soltanto a tamponarlo in via del tutto temporanea.

Sul fatto ci permettiamo solo di riportare la cronaca: due tifosi svedesi vengono uccisi nel cuore di Bruxelles da un 45enne radicalizzato che ha gridato ‘Allah akbar’ armato di kalashnikov, subito dopo essere sceso da un motorino. Le testimonianze parlano di una fuga a bordo dello stesso scooter. Su Facebook l’uomo parla di aver “vendicato i musulmani” e di essere “un mujahid dell’Isis“. 

Ci saranno le solite, inutilissime osservazioni sul “cane sciolto” che non cambiano minimamente la realtà dei fatti: che il soggetto in questione lo sia o meno, lo stesso fatto di essere ispirati ad azioni criminali di questo tipo dovrebbe portare a capire il perché. Utile anche a comprendere che del terrorismo, l’Europa, non si libererà mai. Quanto meno continuando a ragionare in questo modo.

La stessa presenza di Israele in Medio Oriente, di fatto, guasta o rende ancora più complicati i rapporti con i Paesi arabi, praticamente dalla seconda metà del secolo scorso fino ai giorni nostri. Lo rende complicato perfino con i Paesi arabi laici, ovvero quelli che scoraggiano i fondamentalismi religiosi e di conseguenza anche potenzialmente terroristici, come avvenuto in Libia, o come avviene ancora in Siria o Egitto. Ancora più difficile se si tiene conto dell’acriticità totale con cui l’Occidente (o l’Europa asservita agli Stati Uniti, scegliete pure la versione che preferite) appoggia Israele medesima nella sua politica contro il popolo palestinese.

Insomma, andando al sodo, l’Occidente – e l’Europa nella fattispecie – fa di tutto per provocare sviluppi terroristici sul proprio suolo. O quanto meno per non mettersi al riparo da esso. Lo fa con la sua politica estera, appoggiando uno Stato che è dalla sua stessa fondazione una fonte inesauribile di tensioni con il già complicato contesto arabo...Continua su Articolo Originale...



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