La crisi energetica e l’invasione di Putin in Ucraina. D’accordo. È un discorso che ci siamo fatti centinaia di volte. Però qui, mentre la benzina e pure il diesel galleggiano e persino costano un filo meno rispetto all’anno scorso, fare “il pieno” a una macchina green sta diventando un salasso.
Facile.it, uno dei portali internet che compara prezzi e tariffe, sostiene che per caricare una quattroruote full-electric, oggi, cioè a ottobre 2022, serva un esborso maggiorato del 161% rispetto all’importo richiesto nell’ottobre 2021.
Il 161% di maggiorazione vuol dire, ma non serve né una laurea in matematica né una in economia, che il costo del rifornimento, per le auto che non inquinano, è più che raddoppiato. Che se, per esempio, per un’utilitaria di 136 cavalli, dodici mesi fa, spendevi 33 euro per percorrere mille chilometri, adesso ne paghi (e sull’unghia) 85.
Vai a spiegarlo, poi, a quelli che si son fatti tentare, magari con il ritornello dell’ambientalismo a oltranza, magari dagli incentivi, magari da un senso di colpa verde, che l’operazione non era, tutto sommato, così conveniente.
E spiegagli anche che chi, invece, è rimasto in garage con un’utilitaria a benzina (un modello in tutto e per tutto equiparabile), alla fine della fiera, ci ha addirittura guadagnato perché il prezzo del greggio è sceso (s-c-e-s-o), in un anno, del 6% e se i mille chilometri di cui sopra, nel 2021, costavano 88 euro tondi tondi, adesso ne valgono 83...Continua su Articolo Originale...
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