Da Nemico delle Banche a scendiletto di Draghi: così Giggino o' bibitaro è diventato uomo della “Casta”!

 


Da «uno vale uno» a «uno vale l’altro». È così che si può riassumere la (triste) parabola di Giggino Di Maio. Dal grillismo d’assalto al poltronismo militante, c’è di mezzo un salto del giaguaro.

Da «mai con il partito di Bibbiano» all’inciucio con il Pd, da fautore della sovranità italiana a talebano dell’«area euro-atlantica», dalla dichiarazione di guerra alla finanza a scendiletto del «liquidatore». 

Già perché ora Giggino il bibitaro, pur di rimanere attaccato alla poltrona, ci dice che «non ci sarà spazio per odio, sovranismi e populismi».

Proprio lui che voleva «abolire la povertà» ora si ritrova a fare l’uomo d’apparato e il cameriere dei banchieri. Più quaglia cha gattopardo

Certo, il M5S non muore solo a causa sua. Quando fece carte false per formare un governo (quello col Pd) che Di Maio non voleva, la condanna a morte l’aveva già firmata Beppe Grillo. Giggino ha solo messo i chiodi sulla bara. A seppellirlo sarà Conte...Continua su Articolo Originale...

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