Altro che “Rallentamento”: per Confcommercio sia il PIL che i Consumi vanno a picco nel Primo Trimestre 2022. Per Draghi e UE (invece) va' tutto bene!!!

 

Anche Confcommercio, con il suo Ufficio Studi, inizia a vedere i primi segni del famoso “Leggero rallentamento della Crescita” dovuto alla crisi energetica e di cui parla, ottimisticamente, il Presidente del Consiglio Draghi.

Ammetto che i dati  dell’associazione del commercio sono perfino peggiori di quelli che, spannometricamente, ci aspettavamo noi, ma comunque faremo le nostre considerazioni più avanti. Trovate il report a questo link.

Che cosa dice il report? Semplice, che il primo trimestre 2022 vedrà un crollo del PIL Italiano pari a -2,4% derivante da un -1.5% di gennaio, -1.7% di febbraio e -1.7% di marzo.

Le motivazioni di questo calo verticale del PIL sono intuibili: l’aumento elevatissimo dei costi energetici manda a zero i consumi voluttuari. Uniamo il fatto che le aziende chiudono perché non c’è possibilità di far fronte ai prezzi energetici troppo elevati e abbiamo un mix perfetto.

Personalmente ritengo questa previsione molto ottimista: si basa sulla previsione che la guerra in Ucraina termini con il primo trimestre , o poco più, e che quindi le condizioni del mercato energetico si normalizzino rapidamente. Ritengo questa ipotesi ottimistica. Infatti:

  • Non è detto che non vi sia un peggioramento nei rapporti est – ovest, con ripercussioni maggiori dal punto di vista energetico, ad esempio con sanzioni sul petrolio o sul gas russo;
  • nella migliore delle ipotesi ci vorranno settimane per giungere a un accordo di pace, ma è anche possibile che la situazione si evolva in un guerra di logoramento che, ovviamente, non ci auguriamo.

In questi casi il “Rallentamento”, leggi arretramento del PIL potrebbe colpire anche i trimestri successivi...Continua su Articolo Originale...

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