Armando Siri: “C’è una discriminazione contro i non vaccinati. Tensione nelle piazze? Colpa dello Stato”

Di Alberto Maggi –  Che cosa pensa della crescente violenza da parte dei No Vax e No Green Pass con minacce a politici, virologi e giornalisti? “La violenza va condannata sempre e comunque, sia fisica che verbale. È lontana anni luce dalla mia cultura e dalla mia natura e la rifiuto con tutto me stesso.

Purtroppo l’ingiuria è un reato depenalizzato e lo è anche la diffamazione compresa quella a mezzo stampa che contribuisce ad imbarbarire la società più di qualunque mentecatto isolato. In queste settimane si sono letti titoli di giornali di una violenza inaudita contro venti milioni di cittadini che liberamente e nel pieno rispetto della Costituzione e delle leggi scelgono di non vaccinarsi per una malattia dalla quale si guarisce nel 99,7% dei casi. Ogni giorno c’è un’escalation di toni e questo è un sintomo della psichiatrizzazione dell’argomento.

Si sta perdendo il senno. È come se gli ancoraggi dei valori e dei principi di libertà inderogabili previsti dall’ordinamento si squagliassero anche nell’animo delle persone più sincere e più coraggiose. Per favore, fermiamo questa violenza da ogni parte. Purtroppo poi c’è sempre qualche idiota che esonda e che è il principale nemico di questa battaglia contro la discriminazione nei confronti dei non vaccinati. Una discriminazione che è il caso di ricordare (sempre che la legge non valga a fasi alterne) è vietata dall’art. 36 del Regolamento Europeo 953/21”.

La politica deve condannare senza se e senza ma questi atti di violenza?
“La politica deve evitare di esasperare i toni e ricondurre un legittimo dibattito alla logica, alla razionalità e al rispetto dei diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione. La logica che però non è il prodotto di un’opinione ma di dati, e ci dice che è ingiustificato costringere direttamente o subdolamente (come avviene con il Green Pass) ad una cura preventiva chi è sano e che se si ammalasse guarirebbe nel 99,7% dei casi. Non è una questione ideologica o dogmatica sono i numeri a parlare”.

In molti nel Pd e nei 5 Stelle accusano proprio la Lega di fomentare queste violenze. Di chi è secondo lei la colpa?
“Ma non diciamo scemenze! C’è un’esacerbazione degli animi che purtroppo nasce spontanea ed è sollecitata dai continui atti coercitivi che lo stato sta mettendo in campo senza giustificazione logica e razionale. Ma ripeto qualunque dissenso deve rimanere all’interno di un alveo di civiltà e rispetto. Sbaglia chi pretende rispetto e non è il primo a darlo”.

Si aspetta che il governo cambi il Decreto Green Pass? Se Draghi dovesse mettere la fiducia sul testo uscito dal Cdm, come voterà in Aula?
“Il Governo porterà il decreto in conversione in Parlamento e il Parlamento lavorerà per modificarlo. Penso che se la vera volontà delle istituzioni sia contemporaneamente quella di garantire il più possibile la salute e calmare gli animi il giusto compromesso sia quello di deliberare i test salivari rapidi ai fini del Green Pass che deve rimanere un provvedimento provvisorio e a scadenza definita. Anche perché questa situazione non può protrarsi ancora a lungo. In Danimarca le autorità hanno abolito qualunque restrizione dal 10 settembre”.

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