Lamorgese vaneggia sullo Ius Soli, ma anche il M5S la stoppa: “Non è questa la priorità per gli italiani”
Di – Le vittorie azzurre alle Olimpiadi hanno paradossalmente ripristinato un acceso dibattito su un tema politico importante: lo ius soli continua a dividere i partiti. A infiammare la situazione è stato Giovanni Malagò, presidente del Coni, secondo cui chi ha determinati requisiti “deve avere immediatamente la cittadinanza italiana e non iniziare una via crucis che spesso fa scappare chi si stanca di aspettare“.
Pertanto sostiene che non riconoscere lo ius sportivo “è aberrante, folle“. Parole che hanno preceduto quelle di Luciana Lamorgese, che si è affrettata a rilanciare l’argomento. Il ministro dell’Interno spera che “si arrivi ad una sintesi” anche perché “questi ragazzi devono sentirsi parte integrante della società“.
Lo stop del M5S
Mentre nel centrosinistra sono ovviamente partiti appelli a sostegno dello ius soli e invettive nei confronti di chi osa opporsi, si registra un’importante presa di posizione del Movimento 5 Stelle che in sostanza non si schiera a peso morto a favore di una nuova legge sulla cittadinanza.
A prendere le distanze dal radicalismo del fronte rosso è stata Paola Tavera che, intervistata da La Repubblica, ha bocciato il tentativo di accelerare ora sullo ius soli: “Credo che nell’attuale situazione politica ci siano altre priorità“.
La senatrice grillina ha inoltre aggiunto che “questo argomento ogni tanto è usato in maniera pretestuosa“. La Taverna infatti ritiene che in questo preciso e particolare momento “c’è un lavoro enorme che ci aspetta per la lotta alla pandemia e per sostenere la ripresa“.
Le barricate del centrodestra
Nelle scorse ore il centrodestra è andato sulle barricate, nel tentativo di stoppare le intenzioni della sinistra e della Lamorgese. Il timore di Forza Italia è che con queste dichiarazioni si possa “prestare ulteriormente il fianco all’immigrazione clandestina“. Fortemente critica anche la Lega, che per bocca del leader Matteo Salvini ha respinto al mittente le proposte avanzate dalla titolare del Viminale e ha lanciato una sorta di ultimatum: “La invito a darsi una mossa per fermare gli sbarchi. Mi sembra che abbia le idee molto confuse e rischia di far danno. Facesse meglio il suo lavoro sarebbe meglio per tutti“.
Pure da Fratelli d’Italia sono arrivate risposte al veleno. La Lamorgese ha paragonato il blocco navale a “un atto di guerra“, ma la presidente Giorgia Meloni ha replicato per le rime precisando nuovamente che la proposta di FdI riguarda una missione europea in accordo con le autorità nordafricane: “Qualcuno informi il ministro dell’Interno che la nostra stessa proposta di blocco navale è stata fatta perfino dalla Commissione europea al Consiglio europeo informale di gennaio 2017 di Malta ed era contemplata nella missione navale Ue Sophia“.
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