Il leader dei musulmani italiani strizza l’occhio ai terroristi talebani “Contro i popoli non si vince…”. Poi attacca l’occidente

Di Non c’è limite al peggio. Adesso i musulmani di casa nostra difendono la presa di Kabul da parte dei talebani. Come altro definire la presa di posizione di Hamza Roberto Piccardo, già segretario nazionale dell’Ucoii, l’associazione dei musulmani italiani. Come ha sottolineato Paolo Berizzi su Repubblica, non si può restare indifferenti alle parole di Piccardo che su La Luce, una voce che illumina, dà una lettura particolare di quanto accaduto in Afghanistan.

Il titolo del suo commento non lascia spazio ad interpretazioni: “Il ritorno dei talebani: contro i popoli non si vince”. L’incipit è chiaro: “Sono passati 46 anni e la Storia, cioè la cronaca, ci ha dato un’altra prova che contro i popoli non si vince. Dico la cronaca poiché, la Storia ha bisogno di tempo, documenti, studio e riflessione, deve lasciar decantare i fatti e poi leggerli con maggior serenità e onestà intellettuale“.

Ma andando avanti la posizione si fa sempre più esplicita e mette nel mirino la presenza occidentale che ha cercato, seppur con scarsi risultati, di dare stabilità al Paese: “Qui non si tratta di condividere l’ideologia dei mujahidin algerini, o quella dei vietcong e neppure quella dei talebani anche se con i primi e questi ultimi esiste un robusto tessuto comune: la fede islamica che ci accomuna; la questione di fondo è che i popoli possono permettersi di pagare un prezzo che i colonizzatori, gli invasori (compresi i collaborazionisti locali) non possono pagare“.

A questo punto nel mirino finiscono direttamente gli americani: “Non basta decimarlo, un popolo, non basta usare contro di esso la forza e l’organizzazione militare anche più sofisticata, non basta spendere come hanno fatto gli USA e i loro alleati 1300 miliardi di dollari, non basta.“. E nessuno provi a mostrare l’evidenza delle immagini sul trattamento riservato alle donne che i talebani stanno portando avanti da qualche giorno lasciando poche speranze per il futuro del Paese. Piccardo ha una spiegazione anche su questo: “Ora, mentre cominciano a essere pubblicati su media occidentali racconti sulle atrocità dei vincitori che servono più che altro a giustificare il fatto che contro mostri del genere la guerra era stata necessaria, ci auguriamo che il popolo afghano sappia ritrovare, nei suoi tempi e modi, quell’unità d’intenti che li ha visti vincitori da quasi due secoli contro tutti gl’invasori: inglesi, sovietici e infine contro la Coalizione di cui disgraziatamente abbiamo fatto parte anche noi italiani“. Dunque le i video che abbiamo visto finora sono frutto solo della “propaganda” occidentale.

Intanto i musulmani italiani si preparano ad accogliere gli afghani: “L’Ucoii mette a disposizione delle Prefetture le sedi dei propri centri e operatori per l’orientamento e la mediazione culturale dedicati a chi potrebbe trovare rifugio sul suolo italiano. Appoggiamo la linea umanitaria del nostro governo e faremo il possibile per supportare il processo sul territorio”, ha dichiarato il presidente, Yassine Lafram. Si spera però che il mondo islamico di casa nostra prenda le distanze dal Medioevo culturale e sociale in cui è piombato l’Afghanistan in poche ore…

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