Matera, prete “rosso” delira: “Chi non è vaccinato non può entrare in Chiesa”. Ricoperto di insulti dai fedeli

Di Stefania Campitelli –  Si vax no vax. Il duello laico si trasferisce sugli altari. E scoppia la polemica per le parole di don Pasquale Giordano, parroco della chiesa Mater Ecclesiae di Bernalda, in provincia di Matera. Che sui social  ha messo in guardia i fedeli non vaccinati dal partecipare alla messa.

A Bernalda, comune di 12mila residenti, al momento ci sono 37 positivi di cui 4 ricoverati. Per arginare la diffusione del contagio in questa ore sta partendo una campagna di vaccinazione e di controlli con tamponi.

Don Pasquale: senza vaccino non venite in Chiesa

“Dato il diffondersi del contagio da Covid-19 esorto caldamente, soprattutto i ragazzi e i giovani, a effettuare il tampone di verifica. E ad aderire alla campagna vaccinale”, ha scritto il parroco su Facebook. Ma non basta. “Per l’accesso in chiesa e negli spazi della parrocchia è gradito un riscontro di un tampone recente o del vaccino”. E ancora: “Per garantire sicurezza alle persone più fragili che frequentano la Chiesa chiedo gentilmente a chi non ha intenzione né di fare il tampone né di vaccinarsi di astenersi dal venire in parrocchia. È carità cristiana tutelare la propria e l’altrui salute”.

È polemica. “Ma come si permette?”

Apriti cielo. Ma come si permette? Le parole del sacerdote non sono piaciute agli ‘stranieri’. Se i parrocchiani approvano, o comunque non si scandalizzano, le persone non residenti sparano a zero sul parroco. Accusato di allontanare i fedeli. O peggio di voler imporre anche in chiesa la dittatura sanitaria.  Di fare ‘politica’ . ”Sono sereno, la mia è un’esortazione a vaccinarsi”, risponde don Pasquale senza scomporsi.

“Mi hanno frainteso, non rispondo agli insulti”

“Il mio messaggio è quello di tutelare le persone fragili – aggiunge – e tra queste ci sono prevalentemente coloro che non sono vaccinati. Ho voluto invitare la comunità ad aderire alla campagna organizzata dalle autorità facendo mie le preoccupazioni che si sentono a Bernalda in questi giorni. Credo che non sia stata data un’interpretazione corretta alle mie parole, per questo in tanti stanno scrivendo.

Certamente non rispondo agli insulti“.  “Ho letto da qualche parte – conclude don Pasquale – che qualcuno ha detto che le mie parole sono contro chi non si è vaccinato. O non fa il tampone. Non è così. Anzi è proprio a tutela di chi non è vaccinato, quindi è più fragile”. Ma i no vax non ascoltano ragioni. E sono sempre a caccia di pericolosi nemici da impallinare.

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