Arrivato il certificato Covid digitale, ossia il “green pass” :vi svelo come come funziona in Svizzera

La fissa dei giornalisti per i termini inglesi ha creato l’errore del “green pass”, che è il nome sbagliato del certificato Covid digitale europeo (il green pass è il permesso israeliano di accesso ad attività commerciali e uffici per i vaccinati; la possibilità di attraversare frontiere nazionali non c’entra nulla).

Questo certificato europeo consentirà di attestare l’avvenuta vaccinazione, la guarigione o il risultato negativo di un test a partire dall’1 luglio a livello europeo. Il certificato equivalente svizzero, compatibile con quello europeo, è già pronto e in Canton Ticino è stato distribuito in forma elettronica a tutti i vaccinati con un SMS ieri.

A me l’SMS è arrivato alle 19.29. Il messaggio conteneva un link personalizzato: l’ho seguito e sono arrivato a questa pagina di registrazione.

Qui ho immesso il mio indirizzo di mail, ho spuntato la casella Desidero ottenere un certificato COVID e letto l’informativa sulla privacy linkata nella pagina.

Pochi secondi dopo ho ricevuto questa risposta:

Qualche altro secondo più tardi mi è arrivata una mail contenente un link personalizzato per scaricare il certificato:

Il certificato è arrivato sotto forma di PDF in formato A4 con questo aspetto:

Contiene i dati essenziali in italiano e in inglese: la malattia per la quale sono stato vaccinato; il numero di dosi; il tipo, prodotto e fabbricante del vaccino (Comirnaty è il marchio registrato del vaccino Pfizer/BioNTech); la data e il paese di vaccinazione; il mio nome, cognome e data di nascita; e un URN (Uniform Resource Name) abbinato a un codice QR. Le specifiche tecniche dell’URN sono pubblicate qui.

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Questo certificato, autenticato dall’Ufficio federale della sanità pubblica (grazie alla firma digitale generata usando i miei dati) mi darà accesso a grandi eventi e manifestazioni in Svizzera (nei casi previsti) e dovrebbe facilitare l’attraversamento delle frontiere, perché basterà una scansione del codice QR e un controllo di un documento d’identità per documentare che sono vaccinato.

Il foglio A4 non è molto pratico da portare in giro, per cui ho provato subito l’app apposita che fa da “portadocumenti”, ossia Covid Certificate (Android; iOS). Ne avevo parlato in anteprima qualche giorno fa

Ho lanciato l’app, ho letto le brevi informazioni di presentazione e poi ho cliccato su Aggiungere. L’app mi ha chiesto (ovviamente) il permesso di accedere alla fotocamera, che ho accettato solo per questa volta, e ho fatto la scansione del codice QR dal PDF stampato (si può fare anche partendo dal PDF visualizzato su uno schermo).

Qualche foto (l’app saggiamente non consente screenshot, per cui accontentatevi di queste immagini fatte di corsa):

L’app Covid Certificate all’avvio, dopo le schermate di introduzione.
Scansione in corso (ho sfuocato io il codice QR).
Scansione acquisita.
La versione digitale pronta per essere esibita ai controlli (ho sfuocato io il codice QR). Notate che espone solo nome, cognome e data di nascita: non dice se sono vaccinato o guarito o negativo a un test e non dice il nome del vaccino o le date di vaccinazione.

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Sono insomma a posto: ho il certificato su PDF, su carta e nell’app. Mi resta solo da levarmi una curiosità: come funziona la verifica?

La verifica usa l’apposita app Covid Check (Android; iOS) che è liberamente installabile da chiunque. Ho provato a scansionare il mio certificato Covid stampato, e l’app mi ha mostrato soltanto queste informazioni: validità, nome, cognome e data di nascita.

Un dettaglio interessante: l’app di verifica funziona anche senza connessione a Internet. Sembra quindi che il controllo avvenga completamente in locale, senza mandare dati ad alcun server centrale, tutelando quindi fortemente la riservatezza (l’informativa sulla privacy dell’app di verifica è qui).

Ora non mi resta che trovare un grande evento al quale partecipare oppure tentare l’attraversamento della frontiera.

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