Contabili della sfiga, vampiri alla rovescia, fosse per loro tutti rintanati allo sparir del sole e non se ne parla più, però anche al sole è meglio di no: tappati e a tapparelle scese, per questi secondini del tempo perduto, questi virologi pelati, barbudi, onusti di precisioni fallate, questi colonnelli Pernacchia della catastrofe, queste Cassandre un soldo la dozzina, più ne ciccano e più stanno in tivù: funziona così, è la democrazia dei mediocri, e talmente ci stanno bene che diventano “drogati di video” e si prendono gli agenti per amministrare gli impegni, perché “non capita tutti i giorni, di avere due consulenti, due impresari che si fanno in quattro per te”.
E' successo con lo scudetto dell’Inter, trentamila in strada, diecimila solo in piazza Duomo e le Grete delle previsioni del maltempo inorridite, primus inter sfighes Massimo Galli, interista tendenza katanga: “È stata una manifestazione che, in quei termini, non aveva senso”.
Non poteva mancare la citata Maria Rita Gismondo, oggi insidiata dall’emergente Antonella Viola (specchio specchio che stai lì, chi è la più bella del Coviddì?): “Mi auguro che essendo all’aria aperta, con contatti non troppo prolungati, le conseguenze non si paghino, ma le premesse ci sono tutte”. Certo, certissimo anzi improbabile l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, assessore alla Sanità della Regione Puglia: “I grandi assembramenti possono innescare catene di contagio.
Focolai intrafamiliari”. Insomma tutti i “cacciavite” nerazurri si sarebbero infettati .
Perché alla fine si fanno i conti e i conti di cotanta sventura non tornano: dove sono i contagi ed i morti?...Continua su Articolo Originale...
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