Quanto la sinistra non è più “buonista”. Il premier danese: “Basta immigrati, danneggiano i nostri lavoratori”

Di Giuseppe De Santis – Roma, 6 mar – Al contrario di tanti schieramenti di centrosinistra europei, dalle parti di Copenhagen i Socialdemocratici non ha registrato negli ultimi anni alcun calo nei consensi. Un successo dovuto al fatto che, caso più unico che raro, ha promesso di usare il pugno duro contro l’immigrazione in Danimarca. Questo sulla scorta del pungolo rappresentato dal Partito Popolare, formazione che proprio sulle battaglie avverso il continuo arrivo di immigrati attrae voti dalla classe operaia, un tempo “feudo” della sinistra.

La leader dei Socialdemocratici, nonchè primo ministro, Mette Frederiksen, ha giustificato la presa di posizione col fatto che sono i lavoratori a pagare il prezzo più alto di queste politiche. Da qui la necessità di ridurre la spinta dell’immigrazione in Danimarca se si vuole salvaguardare il suo modello di Stato sociale.

Il pugno duro della Danimarca sull’immigrazione

Già in passato il governo aveva introdotto misure che obbligavano ogni immigrato a passare almeno un test di conoscenza della lingua. Adesso il governo vuole andare oltre con la proposta di sottoporre agli immigrati cinque domande sui valori danesi, spiegare in una lettera perchè vogliono vivere in Danimarca e sottoporsi a un’intervista per accertarsi delle loro vere intenzioni. Sarà inoltre vietato l’ingresso a tutti coloro che sono stati condannati per terrorismo, stupro e fatti legati alla criminalità organizzata. Non un fulmine a ciel sereno: pochi giorni fa l’esecutivo aveva tolto lo status di rifugiato a decine di profughi siriani.

Una svolta della quale, tuttavia, i partiti contrari all’immigrazione in Danimarca non sembrano essere del tutto soddisfatti. Chiedono che si faccia di più, proponendo ad esempio di dividere i candidati alla cittadinanza in due gruppi: quelli provenienti dai paesi musulmani e gli altri, con la chiara intenzione di rendere ancora più difficile ai primi diventare cittadini danesi.

Giuseppe De Santis

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