Covid, c’è un Giudice a Berlino?


La recente pronuncia del Tribunale di Reggio Emilia sull’incostituzionalità dei DPCM emanati dal governo Conte, accende una candela di speranza nella notte della Repubblica.

Il mondo salvato dunque dagli avvocati??? E perche' no?

Le buone notizie sul fronte del diritto non sono arrivate solo da Reggio Emilia, ma anche da Roma e dintorni.

Il pioniere di questa causa era stato Emilio Manganiello, giudice di pace a Frosinone, il quale aveva nel luglio scorso annullato due  multe di 400 euro ciascuna elevate a due cittadini durante la fase più cupa del regime segregazionista. 

Più rumore, almeno a livello mediatico, aveva invece fatto l’ordinanza del Tribunale di Roma del 16 dicembre, nella quale i magistrati, occupandosi di un processo civile per morosità, avevano dichiarato illegittimo il DPCM poiché limitante i diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione.

Segnali di fumo sono giunti anche da alcuni Tribunali Amministrativi Regionali: quello del Lazio ha sentenziato che i bambini delle elementari possono smascherarsi se rispettano il distanziamento di un metro mentre sono seduti al banco; quello della Calabria ha invece sancito la riapertura delle scuole precedentemente serrate dal governatore Spirlì, il quale si è pure permesso di dichiarare che il TAR si deve assumere la responsabilità della riapertura degli edifici scolastici, paventando la consueta strage di studenti .

Questi risultati, magri o incoraggianti a seconda del punto di vista, sono stati ottenuti grazie alla tenacia di alcuni coraggiosi avvocati che da un anno a questa parte provano a salvare ciò che resta dello stato di diritto.

Supportando le iniziative dei cittadini (come quelle della rete IoApro), fornendo assistenza gratuita ai multati, divulgando attraverso la rete suggerimenti sull’autotutela in caso di abuso, questi legali resistenti  hanno dato un notevole contributo alla lotta contro i Grandi Resettatori.

Fra essi, è bene ricordare innanzitutto gli avvocati Edoardo Polacco e Mauro Sandri, promotori di una “class action” contro il governo Conte e aggregatori instancabili di reti come  “1000 avvocati per la Costituzione”, oltre ai loro colleghi sardi Francesco Scifo e Linda Corrias, molto attivi anche sul fronte dell’opposizione ai vaccini e fondatori del comitato “Giuristi per la legalità”, all’avvocato libertario Alessandro Fusillo, al suo collega  Marco Mori  e a tanti altri a cui va la stima e l’appoggio di tutti gli oppositori del nascente regime sanitario.

Non ci si crede, ma ci si spera: potrebbero essere gli avvocati a salvare il mondo. Intanto, grazie lo stesso.



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