Anche in questa Crisi Ucraina, Draghi NON conta Nulla...Altro che Credibilita' Internazionale !

 


Ricordate le chilometriche interviste e dichiarazioni di numerosi esponenti dell’agorà mediatica nei giorni dell’insediamento di Mario Draghi a Palazzo Chigi? 

Un fiume di entusiasmo teoricamente motivato dalla presunta “credibilità istituzionale e geopolitica” che l’ex presidente della BCE avrebbe fornito all’Italia con il proprio arrivo.

Pochi osservatori fecero notare che Draghi avrebbe avuto l’unico ruolo di essere garante della stabilità politica, per rasserenare la UE sull’appoggio incondizionato dell’Italia a misure come la ratifica del MES (il cappio al collo che Bruxelles sogna di imporci da anni) e la famigerata riconversione verde, tragicomicamente stravolta dalla crisi energetica dovuta alla guerra in Ucraina.

Chiunque esprimesse dubbi sulla presunta immagine positiva che l’Italia avrebbe ritrovato venne tacciato di complottismo e negatività, marginalizzato ed isolato nel dibattito mainstream.

Eppure, alla prima vera grande crisi geopolitica l’inconsistenza italiana in politica estera e l’inutilità di Draghi frustrato a Palazzo Chigi sono evidenti.

Nelle ore precedenti l’inizio della guerra Draghi ancora paventava un viaggio a Mosca volto ad incontrare Putin ed “intavolare la via diplomatica per risolvere la crisi”

I fatti hanno smentito il premier, tra l’imbarazzo nazionale...Continua su Articolo Originale...

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