Sardine, le comiche finali: (il nulla) Santori si candida come sindaco di Bologna, ma un sondaggio lo asfalta

Di Lucio Meo – In qualche modo le Sardine cercano spazi per fare politica, per mettersi in evidenza, nel terrore – più che giustificato – che vengano frettolosamente dimenticati. Non basta l’anti-salvinismo per fare politica e se ne stanno accorgendo, a proprie spese, anche i ragazzotti bolognese che scalpitano provando ad agganciare il Pd a scapito dei grillini, loro pallide fotocopie politiche. L’ultima tentazione del leader della Sardine, Mattia Santori, è quella di candidarsi a sindaco di Bologna. Peccato che un sondaggio lo stronchi.

Santori e il sondaggio sulla candidatura a sindaco di Bologna

Mattia Santori aveva lasciato capire, qualche giorno fa, intervistato dal Foglio, di essere pronto a candidarsi a sindaco a Bologna. Come spiega oggi Libero, però, tra il dire e il prendere voti ci sono di messo le urne. E per il momento, anche i sondaggi, che secondo Repubblica Bologna darebbero le Sardine intorno al 6-7%». Che per essere un dato relativo alla propria roccaforte, non è esattamente entusiasmante.

E Santori sindaco? «Una sua candidatura  rischia di scatenare l’effetto schizofrenico delle pluricandidature», spiegano i sondaggisti, per cui se abbiamo due candidati di sinistra-sinistra e uno di centro, il favorito alla fine è quello di centro, perché gli altri si mangiano l’elettorato a vicenda. Schierarsi col centrosinistra, dunque, non farebbe bene alle Sardine ma neanche al centrosinistra stesso e non toglierebbe mezzo voto alla destra. Anche perché Santori, di suo, porterebbe solo l’antisalvinismo, materia peraltro molto inflazionata a sinistra.

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