“Vaccinateci o rallentiamo le Udienze”. Il ricatto delle Toghe al Governo

 

Se i giudici non verranno vaccinati in via prioritaria saranno rallentate le udienze: è il ricatto delle toghe al governo. E’ quanto si legge in una nota della giunta esecutiva dell’Associazione nazionale magistrati, il sindacato della categoria.

 “L’Anm invita i dirigenti degli uffici giudiziari, con la sollecitudine che la gravità del momento richiede, ad adottare, a tutela della salute, energiche misure organizzative al fine di rallentare immediatamente tutte le attività dei rispettivi uffici“.

“Niente vaccino? Rallentare tutte le attività”: così l’Anm esorta le toghe a lavorare meno

Così le toghe vanno in pressing per ottenere una corsia preferenziale nel piano vaccini. Con una vera e propria esortazione a lavorare meno visto che la categoria dei magistrati non è tra quelle prioritarie nelle vaccinazioni.

La nota continua invitando a non escludere, “nei casi più estremi, anche la sospensione dell’attività giudiziaria non urgente“. A far scattare il ricatto delle toghe è il fatto che il nuovo piano vaccini ha “tagliato fuori” i magistrati.

Come si spiega nel documento dell’Anm, “il nuovo Piano strategico vaccinale, modificando le linee guida approvate dal Parlamento nel dicembre 2020, non prevede più, tra i gruppi target di popolazione cui offrire il vaccino in via prioritaria, i lavoratori del comparto giustizia”. In effetti il criterio di priorità è per fasce d’età...Continua su Articolo Originale...

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