Si ribellano alle restrizioni anti-covid e vanno a messa: i fedeli pestano il giornalista “spione” che vuole intervistarli

Di Ilaria Paoletti – Amsterdam, 30 mar – Siamo in Olanda dove la chiesa di Sion della cittadina di Urk, ha radunato centinaia di fedeli. Un reporter è stato aggredito da uno di loro. La chiesa ha deciso che di ignorare le norme anti Covid che impongono il limite di 30 ai fedeli che partecipano alle messe.

Olanda, fedeli radunati e reporter aggredito

Centinaia i fedeli raccolti nella chiesa della cittadina di Urk, in Olanda: i devoti sostengono infatti che “il bisogno spirituale nella comunità è troppo grande”. Ieri molti giornalisti, fiutando la ricca occasione di scoop, si sono ammassati a loro volta davanti al uogo della funzione. Uno di loro, un po’ troppo ligio al dovere e prodigo di domande, alla fine è stato aggredito. Mark Baanders, giornalista di PowNed, è stato prima investito e poi preso a calci da un fedele.

Reporter aggredito dai fedeli a colpi di “karate”

Almeno all’inizio la polizia in Olanda ha deciso di non intervenire, salvo poi prendere le distanze dal comportamento dei fedeli. In una dichiarazione congiunta del Comune di Urk, della polizia e del Pubblico Ministero si evince che questa condotta sia stata assunta “al fine di prevenire un’escalation”. Secondo DutchNews il fedele e aggressore del reporter è stato arrestato e si tratta di un uomo di 35 anni. Nel frattempo, anche nella cittadina Zuid-Holland di Krimpen aan den IJssel è successo qualcosa di simile. La chiesa di Mieras ha deciso di aprire a centinaia di fedeli nonostante le regole anti-Covid e uno di loro è stato arrestato dopo aver aggredito un reporter della RTV Rijnmond. Sembra si sia trattato di un calcio di karate sulla schiena.

Ilaria Paoletti

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