Commissione d’Inchiesta Covid? Una Farsa. "Conte in Commissione Covid come Riina in quella Anti-Mafia”!
Lo avevamo scritto e puntualmente si sta verificando. La presenza di Giuseppe Conte tra i commissari della Bicamerale Covid si sta rivelando un ostacolo al corretto svolgimento dei lavori.
Lo diciamo sine ira ac studio, ma visto come sono andate le prime due giornate di audizioni, è ormai chiaro che la strategia dell’ex premier è quella di affrontare con l’elmetto la Commissione che sta indagando sugli errori dei governi pandemici, compreso il suo, rispondendo colpo su colpo a qualunque sollecitazione arrivi contro il suo operato di allora.
È parso chiaro anche martedì nel corso dell’audizione di alcune rappresentanze sindacali di medici e in particolare durante l’audizione del dottor Dario Giacomini dell’associazione ContiamoCi.
Giacomini ha portato, dati alla mano, diverse evidenze: l’assenza di cure tempestive da parte dei medici nella prima ondata, tra cui quelle sul plasma iperimmune – già citate nei giorni precedenti dai comitati dei famigliari vittime -, ma anche su alcune terapie sperimentali che vennero effettuate in ambito ospedaliero e che diedero dei risultati incoraggianti, ma che non vennero prese in considerazione da Aifa.
Ma ha anche parlato delle evidenze che hanno reso inutile il vaccino come “farmaco” sterilizzante per impedire il contagio da Covid e ha concluso argomentando che sulla base di queste evidenze, tra cui articoli del New England Journal of Medicine e gli stessi “bugiardini” delle case farmaceutiche, l’imposizione del Green pass e della vaccinazione coatta si sono rivelati sbagliati.
A questo punto proprio Non si sbaglia quando qualcuno afferma che: "Commissione d’Inchiesta Covid? Una Farsa. Conte in Commissione Covid come Riina in quella Anti-Mafia”!
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