Dio li fa, poi li accoppia: Patrick Zaki, l’Egiziano che ha preso la Laurea senza parlare l’Italiano scende in campo per sostenere la detenuta Ilaria Salis. Oramai siamo oltre il Mondo al Contrario!


Ci mancava solo Zaki: difende i “resistenti” Rai e Ilaria Salis. L’attivista è tornato in pista in difesa dei soliti beniamini di sinistra.

Dicono quelli che sanno campare di balle, che in Italia ci sarebbe una dittatura nazista che impedisce ai democratici di esprimersi. I democratici sarebbero quelli che pretendono libertà di definire la presidente del Consiglio letteralmente vaccaaguzzinafiglia di Hitler e magari di guadagnarci già che ci sono. Allora, vediamo.

C’è questo Zaki l’egiziano che da quando è stato salvato dall’Egitto dalla suddetta premier, neppure mai ringraziata, subito snobbata, in una grottesca leggenda di martirio eroico subito rivelatasi farsa. C’è questo Zaki dicevamo che non ha mai smesso con la sua propaganda a fini elettorali. Difatti da un anno se lo litigano come un tesoro dell’umanità.

Gli hanno dato una laurea in gender a Bologna, ovviamente cum laude, gli hanno dato un master alla Normale di Pisa, e non stupisce, neanche se questo non spiccica una parola d’italiano, tanto contano le idee, anzi le ideologie.

Zaki può sponsorizzare la compagna Salis, detenuta in Ungheria, e può sostenerla come soggetto che stando alle accuse, in nome dell’antifascismo andava in giro per l’Europa a cercare malcapitati da sfasciare insieme a un commando di suoi simili...Continua su Articolo Originale...

 

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