I cieli sopra Gaza sono pieni – dopo una tregua di sette giorni – di proiettili di morte. Aerei da guerra. Elicotteri d’attacco. Droni. Granate di artiglieria. Granate di carri armati. Mortai. Bombe. Missili. Gaza è una cacofonia di esplosioni, urla di disperazione e richieste di aiuto da sotto gli edifici crollati. La paura, ancora una volta, sta attanagliando i cuori nel campo di concentramento di Gaza.
Fino a venerdì sera, 184 palestinesi – tra cui tre giornalisti e due medici – erano stati uccisi dagli attacchi aerei israeliani nel nord, nel sud e nel centro di Gaza, con in più almeno 589 feriti, secondo il Ministero della Sanità di Gaza. La maggior parte sono donne e bambini.
Israele ha intenzione di finire il lavoro, di annientare ciò che resta nel nord di Gaza e di decimare ciò che resta nel sud, di rendere Gaza inabitabile, di scacciare i suoi 2,3 milioni di abitanti in una massiccia campagna di pulizia etnica utilizzando la fame, il terrore, il massacro e le malattie infettive...Continua su Articolo Originale...
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