Ci sono pero', forti dubbi su questa eventualità a dir poco insistente da parte dei mezzi di informazione occidentali, vuoi perché i fatti e le dichiarazioni ufficiali dei vari leader più influenti del mondo dei BRICS+ andavano nella direzione opposta, vuoi perché fermamente convinti, dai dettami della dottrina economico-monetaria, dei disastri che si materializzano sui popoli, quando a sistemi economici diversi viene imposto l’uso di una stessa moneta. Costringendoli a vivere in quella che è la ben nota – gabbia dei cambi fissi – propedeutica a far accettare quello che ormai possiamo tranquillamente definire un crimine contro l’umanità, ovvero la frode sulla scarsità della moneta.
A dire il vero, già ad agosto scorso al XV vertice di Johannesburg – ovvero lo spartiacque ultimo indicato dal main stream, dopo il quale tutti i paesi appartenenti ai BRICS+, avrebbero iniziato a commerciare con questa nuova fantomatica valuta comune – il presidente russo Putin fu molto netto nello smascherare questa novella di matrice occidentale: niente moneta comune, niente connessioni delle valute con oro o qualsiasi altro materiale presente in natura, ma solo accordi di partnership sempre più stretti tra i paesi membri, che prevedono il regolare gli scambi commerciali reciproci attraverso la consegna di estratti conto denominati nelle valute nazionali.
Nel lungo intervento di pochi giorni fa al Valdai Club meeting, Putin è stato ancora più chiaro e preciso sul tema moneta comune, addirittura indicando l’unione monetaria europea come esempio tragico (per i popoli non per le élite che li guidano), da non seguire...Continua su Articolo Originale...
Commenti
Posta un commento