Così l’Occidente continua ad Importare il Petrolio Russo aggirando le Sanzioni (ed è Boom anche verso l’Italia)!

 


Non tutto sta andando come immaginavano i governi occidentali, quando hanno imposto il regime di ritorsioni più vasto mai concepito contro una delle maggiori economie al mondo

Non avevano immaginato, in particolare, che proprio i Paesi democratici — Italia inclusa — sarebbero diventati protagonisti di un massiccio sistema di aggiramento delle sanzioni contro il petrolio russo.

C’è un reticolo di triangolazioni con i grandi Paesi emergenti, che permette a Unione europea, Gran Bretagna, Australia, Stati Uniti e Giappone di violare nella sostanza le misure sul petrolio russo. Se l’intenzione era ridurre le entrate con cui il Cremlino finanzia la guerra, i Paesi democratici stanno agendo in contraddizione con i loro stessi obiettivi.

Il centro studi Crea ricostruisce la curvatura che hanno preso gli scambi dall’inizio della guerra e da quando l’Europa ha proibito l’importazione di greggio di Mosca. 

Dall’avvio dell’aggressione all’Ucraina, le quantità trasportate dalle petroliere prevenienti dai porti russi esplodono del 140% verso cinque Paesi che non applicano le sanzioni: Cina, India, Turchia, Emirati Arabi Uniti e Singapore.

In parallelo, questi cinque Paesi aumentano fortemente le spedizioni di prodotti raffinati – diesel gasolio e carburante per aerei – verso tutti i principali Paesi che, invece, tengono la Russia sotto sanzioni.

Ecco perche' alla fine la Russia Non risente affatto delle sanzioni...Continua su Articolo Originale...

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