Sembrava un pesce d’aprile, e invece è realtà. La notizia sul primo beneficiario del “battesimo civile” è stata diffusa proprio nel giorno dei tradizionali “pesci”, quindi si poteva pensare a una burla. Nemmeno per sogno, si chiama Alice la bambina e il rito è reale.
Non si tratta neanche di una “invenzione italiana”, visto che la pratica è diffusa da anni in paesi come Francia e Spagna. Manca l’acqua sulla testa o sul corpo, a quanto si legge, ma la sostanza c’è tutta, ammesso che di tale si possa parlare.
E' Massimeno il Comune, in provincia di Trento, dove è avvenuto il rito.
Perché non prendersi tutto il pacchetto? Dopo il matrimonio (che però non ha niente di assurdo) e il “nuovo acquisto” del battesimo, proponiamo a sindaci e consiglieri di donarci anche la prima comunione e la cresima. Perché, si sa, tutto è possibile e basta volerlo. D’altronde, perché rinunciare agli indotti economici delle feste e delle cerimonie che seguono ai suddetti riti cristiani?...Continua su Articolo Originale...
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