Quando Prodi e Napolitano nel 1997 affondarono una Nave di Albanesi...Per Non dimenticare!

 

“L’opposizione chiede ogni giorno le dimissioni di un ministro diverso. Non fa più notizia”. Con queste parole Giorgia Meloni ha liquidato le voci che volevano Matteo Piantedosi in difficoltà a causa del pressing della sinistra, che da sei giorni mette in croce il titolare del Viminale per le sue dichiarazioni sulla scarsa responsabilità dei profughi che si imbarcano in condizioni disperate, consegnando agli scafisti il destino dei loro figli.

Il responsabile dell’Interno riferirà alle Camere il 7 e l’8 marzo sul naufragio di Cutro, dopo aver dovuto chiarire a metà settimana in Parlamento il significato delle sue frasi, tese a scoraggiare le partenze e interpretate dalla sinistra come una condanna morale dei profughi.

L’unica vera tragedia in mare nella storia di cui lo Stato italiano fu ritenuto in qualche modo responsabile è infatti l’affondamento, nel marzo 1997, della motovedetta albanese “Quattro in rada”, speronata nel Canale di Otranto dalla corvetta “Sibilia” della Marina Militare italiana.

Nell’incidente, tra morti e dispersi, ci furono oltre cento vittime. La magistratura individuò i responsabili nei capitani delle due imbarcazioni, quello albanese per non aver seguito le indicazioni del nostro comandante e aver effettuato manovre scorrette, e quello italiano per aver provocato l’affondamento, opponendosi troppo energicamente al tentativo di forzare il blocco da parte dell’altra nave. L’Alto Commissariato dell’Onu però andò oltre e stabilì che anche il nostro Stato, quindi il nostro governo, aveva delle colpe, avendo attuato un blocco illegale...Continua su Articolo Originale...

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