Sanremo tra Bischerate e Banalità: il Monologo di Benigni una Noia Mortale!

 


Roberto Benigni e il suo monologo standard, scontato, triste e banale. Per cui alcuni incredibilmente continuano a stravedere, ma che una bella fetta di telespettatori cominciano a recepire per quello che è: una noia mortale, piena zeppa di frasi vuote e retoriche. Questa è la prima percezione dopo l’intervento dell’attore ieri a Sanremo.

Sanremo si può seguire o meno, ma purtroppo le notizie e i relativi video corrono sul web il giorno dopo. Soprattutto quelli ammorbanti. Un ottimo sonnifero, quello sì

Il monologo di Benigni al festival potrebbe essere utilissimo, in caso si soffra di insonnia. Magari con un volume del televisore piuttosto basso per conciliare al meglio il crollo tra le lenzuola.

Che gli argomenti siano finiti, d’altronde, lo dimostra il fatto che l’attore ieri sera sia tornato per l’ennesima volta sul tema della carta del 1948, stavolta (o anche in passato?) paragonata a una “opera d’arte”. A meno di non essere completamente privi di senso della varietà, però, non ci si può non rendere conto della ripetitività della questione: il gioco dell’oca è ripartito da capo. Insomma, anche basta, “dottor” Benigni...Continua su Articolo Originale...

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