Si tratta di un selfie – pubblicata oggi da La Verità – con Matteo Messina Denaro e un infermiere della clinica palermitana La Maddalena, esattamente la struttura in cui il super boss è stato arrestato ieri.
Come è possibile che un latitante, o per meglio dire il latitante più ricercato d’Italia, abbia acconsentito di scattarsi una foto con un operatore sanitario? Un selfie che ovviamente poteva finire sui social, poteva girare sui sistemi di messaggistica come WhatsApp, poteva insomma essere inoltrata a chiunque.
Non risultano oltretutto precedenti di selfie con super boss della cosiddetta vecchia mafia, solitamente molto cauti e discreti, a tal punto che dello stesso Messina Denaro ufficialmente circolava soltanto una vecchissima foto risalente a 30 anni fa. Dopo quella soltanto identikit, più o meno ben fatti.
Nel selfie, Messina Denaro appare oltretutto sorridente, evidentemente tranquillo, come se non temesse alcunché. Di qui gli inevitabili interrogativi: quanto era grande la rete di protezione attorno al super boss? Chi lo proteggeva? L’infermiere che ha scattato la foto sapeva chi era davvero l’uomo con lui?...Continua su Articolo Originale...
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