Il caos di Twitter continua: provo a riassumere la situazione

Elon Musk è diventato il nuovo proprietario di Twitter il 27 ottobre scorso, e da allora regna il caos. Il 5 novembre è stata attivata una nuova versione di Twitter Blue, il servizio a pagamento di Twitter, che consente (solo a chi risiede negli Stati Uniti, in Canada, in Australia, in Nuova Zelanda e nel Regno Unito) di acquistare per 8 dollari al mese un “bollino blu” che somiglia in tutto e per tutto al bollino che prima, su Twitter, indicava gli utenti che si erano autenticati dando prova della propria identità e notorietà.

Trasformare un bollino di autenticazione in un bollino che chiunque può ottenere pagando solo 8 dollari è stato un errore tanto colossale quanto assolutamente prevedibile. Come era facilmente immaginabile, numerosi spammer, truffatori e semplici burloni hanno immediatamente creato account a nome di persone e aziende famose e hanno ottenuto il bollino blu che agli occhi dell’utente medio li fa sembrare autenticati. Una delle persone maggiormente prese di mira è stata proprio Elon Musk. 

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Un falso account bollinato a nome della casa farmaceutica Eli Lilly ha annunciato che l’insulina sarebbe diventata gratuita (“We are excited to announce insulin is free now”) ed è rimasto online per alcune ore, ottenendo migliaia di like e centinaia di reteweet. Le azioni dell’azienda sono precipitate, portando con loro anche Novo Nordisk e Sanofi, secondo Investor's Business Daily: le tre società forniscono il 100% dell’insulina usata negli Stati Uniti e il 90% di quella usata nel mondo. Eli Lilly aveva già un proprio account Twitter autenticato (alla vecchia maniera).

Un falso account bollinato a nome della Pepsi ha scritto “Coke is better” ed è rimasto online per 18 ore prima di essere sospeso. 

Un altro falso account bollinato a nome di Tesla ha annunciato diecimila auto a sostegno dei militari ucraini perché “le nostre auto sono gli ordigni esplosivi più sofisticati sul mercato”.

Per sapere se un account ha il bollino blu perché si è autenticato (vecchio stile), come me, si può cliccare sul profilo dell’account e poi sul bollino nel profilo. Se le Informazioni dell’account dicono che l’account è per esempio “verificato perché è considerato degno di nota”, allora è un account verificato alla vecchia maniera. Sono pochissimi gli utenti che sanno di questo metodo di controllo e sono ovviamente ancora meno quelli che lo applicano regolarmente, col risultato che truffe e inganni possono prosperare più di prima perché ora, grazie alle modifiche sconsiderate imposte da Elon Musk, i truffatori possono avere addirittura account apparentemente autenticati.

Il bollino vecchio (di utente che si è verificato mandando una scansione di un documento e dimostrando di essere persona o ente degno di nota) e quello nuovo (che può avere chiunque, nei cinque paesi abilitati, pagando 8 dollari).

Il 10 novembre è arrivata la notizia delle dimissioni del responsabile per la privacy e del responsabile per la sicurezza di Twitter.

L’11 novembre Twitter ha attivato una spunta grigia, accompagnata dalla parola Official, per indicare gli account realmente autenticati e distinguerli da quelli paganti. Il giorno stesso ha disattivato questa funzione e ha anche sospeso la possibilità di acquistare il bollino blu. Al momento in cui scrivo (sera del 12 novembre) l’opzione di acquisto del bollino blu è ancora sospesa.

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