Auto Elettriche, prime Soluzioni concrete per chi non ha un Posto Auto Elettrificato!

Una delle critiche più sensate e ragionevoli all’adozione delle auto elettriche è la difficoltà di caricare per chi non ha un posto auto dotato almeno di una comune presa elettrica. Chi parcheggia l’auto per strada non ha nessuna certezza di poter caricare, perché le colonnine sono poche e magari lontane o già occupate (spesso da auto a pistoni), e non può permettersi di portare l’auto a una colonnina rapida per un’oretta per caricarla (e oltretutto le colonnine rapide sono anche le più costose).

Servono chiaramente delle soluzioni, e Jack Scarlett del canale YouTube Fully Charged le presenta con cognizione di causa, perché lui è uno di quelli che ha l’auto elettrica ma non ha un garage o un posto auto personale dotato di presa o colonnina. Ma allora come fa?

Scarlett usa varie soluzioni, tutte a carica relativamente lenta, perché tanto le auto restano ferme gran parte del tempo, e ne illustra anche altre:

  • mini-colonnine lente installate dentro i lampioni, per cui i parcheggi elettrificati diventano numerosissimi;
  • colonnine a scomparsa annegate nei marciapiedi, che vengono estratte solo quando servono;
  • gli “AirBnB elettrici”, ossia punti di ricarica privati che vengono messi a disposizione di altri utenti dietro pagamento tramite app;
  • furgoni elettrici dotati di grande batteria a bordo, che portano la ricarica ovunque ci sia l’auto (e la possono caricare senza richiedere la presenza del proprietario, con i permessi opportuni);
  • e una soluzione semplice e pratica per chi può parcheggiare sulla strada, davanti a casa, ma per ovvie ragioni di sicurezza pedonale non può tirare un cavo che attraversi il marciapiedi: una canalina a raso, apribile e richiudibile, nella quale far passare il cavo di ricarica sotto il piano calpestabile, che rimane così perfettamente liscio e privo di ostacoli.

Tutto questo succede non in qualche avveniristica comunità giapponese o californiana, ma nella relativamente soporifera Europa e specificamente a Londra. E non chissà quando, ma adesso. C’è chi non sa fare altro che lagnarsi e dire che è tutto impossibile, e c’è chi invece scorge occasioni per creare nuovi servizi.






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