Un ragionamento di una pochezza, appunto, stellare. E tuttavia, proprio per la sua bassezza digeribile a chiunque, di una potenza dirompente.
Il movimento di Grillo ha trovato la strada spianata da anni di narrazione giornalistica incentrata sulla corruzione nei partiti, le mazzette nei ministeri e il malaffare nelle istituzioni.
Non che queste cose non esistano, anzi, ma va ricordato – per quanto risulti strano dirlo – che tali macchie esistevano anche durante i boom economici e nel pieno dell’esplosione del benessere in Italia. Insomma, quando si parla di «corruzione», bisognerebbe sottolineare il fatto che essa raramente risulta letale per un sistema, a meno che il corruttore non chieda al corrotto di tradire la propria nazione (e qui a molti lanzichenecchi fischieranno le orecchie).
E' facile intuire come il successo di una forza politica incentrata su un’analisi della realtà così fallace, limitata e fuorviante non possa che avere un effetto deleterio sulla nazione.
Il refrain delle «auto blu» e dei «vitalizi», diventati vessilli di un manipolo di scappati di casa approdati in parlamento, ha oscurato discorsi e argomenti vitali, accennati a fasi alterne e abbandonati una volta raggiunta l’agognata poltrona...Continua su Articolo Originale...
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