Ad annunciarlo è l’Eni, secondo cui a fronte di una richieste giornaliera pari a circa 63 milioni di metri cubi, la compagnia Gazprom ha fatto sapere che ne fornirà esattamente la metà.
Il segnale è senz’altro emblematico e si traduce come una ritorsione di Mosca.
Alla Germania la Russia ha ridotto del 60% le forniture di gas attraverso il North Stream. E pure l’austriaca Omv e la francese Engie comunicano di aver registrato riduzioni.
Di fronte a tutto questo, come pensa di reagire il governo italiano? Come specificato stamani da Stelio Fergola su questo giornale, “il governo cerca, come sappiamo, forniture alternative sia in Israele che – precedentemente – in Algeria, ma intanto il piano in via di definizione ha un sapore comico e tragico insieme. Di cosa si tratta?
Ma il succo di questa presunta strategia, alla fine della fiera, è solo uno: consumare di meno”...Leggi su Articolo Originale...
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