Una recente ricerca israeliana conferma ciò che tutti sospettano da tempo, ma lo fa in modo clamoroso, sia perché vede i casi con una prospettiva storica, sia perché il numero di casi analizzati è enorme.
Lo studio è stato poi condotto in Isreale, dove sicuramente non avevano dei problemi preconcetti al vaccino. Lo studio è stato ufficialmente pubblicato e lo trovate qui.
Si è trattato di studio osservazionale retrospettivo, quindi su dati sicuri, di 124.500 persone ha confrontato due gruppi:
(1) individui naïve alla SARS-CoV-2 che hanno ricevuto un regime a due dosi del vaccino BioNTech/Pfizer e
(2) individui precedentemente infetti che non sono stati vaccinati.
I risultati sono i seguenti:
I vaccinati alla SARS-CoV-2 avevano un rischio aumentato di 13,06 volte (IC al 95%, 8,08-21,11) con la variante Delta rispetto agli individui non vaccinati precedentemente infettati, quando si è verificato il primo evento (infezione o vaccinazione) nei mesi di gennaio e febbraio 2021. L’aumento del rischio è stato significativo anche per la malattia sintomatica....
Conclusioni: l’immunità acquisita naturalmente conferisce una protezione più forte contro infezioni e malattie sintomatiche causate dalla variante Delta di SARS-CoV-2, rispetto all’immunità indotta dal vaccino a due dosi BNT162b2.
Qui parliamo della “Variante Delta” quella per il quale il vaccino doveva essere efficace. Potete immaginare quale sarà l’efficacia contro Omicron, quando questa variante sarà studiata storicamente...Continua su Articolo Originale...
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