PENSIONI DEI DEPUTATI ITALIANI, PERCHÉ IL 24 SETTEMBRE 2022 È IL D DAY DELLA LEGISLATURA! SARA' LA VOLTA BUONA PER POTER VOTARE?

 

  • I deputati e i senatori al primo mandato maturano il diritto alla pensione dopo 4 anni, sei mesi e un giorno dall’inizio della legislatura. Anche per questo motivo molti si opporranno ad uno scioglimento delle Camere prima di quella data.

«Si va sempre più verso il ’no’ al voto prima del 2023 perché al di là delle dichiarazioni ufficiali, con il taglio del numero dei parlamentari pochi potranno sperare di essere ancora eletti. A questo si aggiunge il pragmatismo della pensione che scatta dopo 4 anni, 6 mesi e un giorno, quindi a fine legislatura. Ogni parlamentare ha versato circa 50 mila euro di contributi che, in caso di voto anticipato, andrebbero persi». Lo ha spiegato candidamente con queste parole la senatrice dell’Udc Paola Binetti perché difficilmente si andrà a votare prima della fine del prossimo anno.

Quando scatta la pensione dei senatori e dei deputati

Dal 2012, l’assegno vitalizio che spettava ai parlamentari al termine del loro mandato è stato sostituito con un trattamento pensionistico simile a quello previsto per gli altri lavoratori. Il trattamento però non è identico. Una peculiarità è che per avere accesso alla pensione è necessario essere stato in carica per almeno 4 anni, 6 mesi e un giornoQuesto implica che i neoeletti della XVIII legislatura (a inizio legislatura) non avrebbero diritto alla pensione parlamentare se le Camere venissero sciolte prima del 24 settembre 2022. In questa categoria rientrano il 68 per cento dei deputati e il 73 per cento dei senatori...Continua su Articolo Originale...

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