Nuovi screzi tra Mosca e Roma sulle sanzioni, ecco perché i Russi hanno l’Italia nel mirino!


Dopo l’Ucraina e gli Stati Uniti, forse l’Italia è il terzo Paese più citato dalla dirigenza russa dall’inizio della crisi.

Più volte da Mosca sono arrivati attacchi diretti verso la nostra classe politica, rea di essersi accodata troppo presto agli occhi russi alle sanzioni volute dall’Europa, ma soprattutto verso il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

A Mosca non hanno prese bene le parole di Luigi Di Maio ad Algeri. Qui il ministro degli Esteri è giunto in mattinata e ha spiegato il motivo della sua visita: “Dobbiamo renderci più indipendenti dai ricatti sul gas della Russia”.

L’Algeria infatti già oggi è tra i principali fornitori di gas, esiste un gasdotto che collega il Paese nordafricano alla Sicilia e quindi per Roma la strada che porta a un aumento delle forniture algerine viene vista con molto favore. Il termine “ricatti” però ha provocato la reazione da parte russa: “Il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, ha fatto confusione, come sempre – si legge in una dichiarazione di Maria Zakharova – Non è la Russia che ricatta l’Unione Europea con le forniture di gas ma è l’Unione Europea che ricatta la Russia con sanzioni e minacce di nuove restrizioni, rafforzando le forze armate dei suoi Paesi lungo il perimetro dei confini russi e fornendo armi di ogni tipo all’Ucraina”...Continua su Articolo Originale...


Commenti