Cirinnà o Signora degli Agnelli ?: “Mangiarli a Pasqua? E’ Cannibalismo”!

 


Santa Cirinnà protettrice degli abbacchi pasquali ha parlato: «Chi mangia l’agnello» per celebrare la resurrezione del Signore «è cannibale, l’ho detto e lo confermo. Non si mangiano i figli di altre madri: avete mai visto portare via gli agnelli? Io si, le pecore corrono dietro ai camion e urlano. Non c’è bisogno di mangiare l’agnello».

Lo ha dichiarato la senatrice Pd, vegetariana, (ma lei le mangerà le uova? Anche loro sono figlie delle galline), intervenendo alla trasmissione di Rai Radio1 Un Giorno da Pecora e dimostrando di non avere le idee chiarissime in merito al concetto di cannibalismo.

Le veniamo in soccorso noi, con l’aiuto della Treccani: in zoologia «Si parla di cannibalismo quando individui di una specie animale aggrediscono e divorano membri della stessa specie»; in senso più stretto, quello antropologico, il termine indica «l’uso di cibarsi di carne umana (anche detto antropofagia)». Va da sé — ci vergogniamo a doverlo puntualizzare — che il cibarsi di agnelli non rientra in nessuna delle due definizioni.

Parole in libertà quelle della Cirinnà, dunque; magari mostrasse la stessa pietà elargita nei confronti degli agnelli anche per i milioni di bambini abortiti al mondo, o provasse pena per quelli strappati dai ventri delle madri surrogate. Ma no...Continua su Articolo Originale...

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