Anche un Italiano Positivo al Covid nel Lazzaretto-Lager di Shanghai: “Niente docce, tutti tossiscono e sputano”!
C’è anche un italiano recluso nell’inferno delle restrizioni anti Covid in atto in queste settimane a Shanghai: si chiama Alessandro Pavanello e da quattro giorni è rinchiuso in uno dei centri-lager di isolamento che ospitano le migliaia di cittadini risultati positivi agli screening di massa.
A portarlo via, prelevandolo dalla propria abitazione, sono stati gli uomini con le tute bianche, le figure spettrali che dominano il paesaggio cittadino diventate il simbolo di questa ondata di durissime misure restrittive messe in campo per contrastare il Covid: lockdown totale per tutti i cittadini, divieto di uscire di casa (anche per comprare cibo e medicine): a provvedere al sostentamento della cittadinanza segregata dovrebbero pensarci le autorità, ma la macchina degli aiuti si è ingolfata e da giorni si assiste all’atroce spettacolo di migliaia di cittadini che urlano dalle terrazze in preda alla fame e alle privazioni.
Resta difficile da capire perché nessuno stia puntando il dito contro una palese e sistematica violazione dei più elementari diritti umani.
Alessandro, 31 anni e produttore musicale di Padova, vive a Shanghai da 6 anni, Ora si trova da giorni in un’enorme struttura adibita a lazzaretto che ospita migliaia di positivi al Covid. E le condizioni non sono da hotel. «Questo era un capannone per le fiere — spiega al Corriere — nei cubicoli con le pareti alte un metro dove prima si vendevano i prodotti hanno organizzato delle mini camere da letto. In ognuna ci dormono 4 persone. O almeno ci provano: le luci bianche artificiali non vengono mai completamente spente».
Pavanello da alcuni giorni sta tenendo un «diario di prigionia» su Instagram, dove ragguaglia i propri follower sull’andamento della quarantena. «La situazione è abbastanza scandalosa: non ci sono le docce, tutti tossiscono e sputano, i vicini di letto guardano video a tutto volume alle 3 e mezza del mattino… Ma potrebbe andare peggio: la mia ragazza è in un altro centro di isolamento dove i bagni sono in comune tra uomini e donne»...Continua su Articolo Originale...
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