GREEN PASS, PRIMA SENTENZA STORICA DEL TRIBUNALE DI FIRENZE CHE PUNISCE (COL RISARCIMENTO DANNI) LA RICHIESTA ILLEGITTIMA DELLO STESSO!

 

Gli organi giudiziari stanno iniziando a muoversi in merito ai ricorsi relativi al green pass. È bene ricordare che il lasciapassare vaccinale era stato introdotto dal presidente del Consiglio Mario Draghi come uno strumento che avrebbe garantito “di ritrovarsi tra persone non contagiose”. La falsità di questa affermazione è ormai dimostrata dall’esperienza empirica dei fatti.

Eppure, il Governo ha fatto capire che mal volentieri intende separarsi dall’utilizzo di questo strumento. Ad ogni modo, sin dalla sua introduzione il certificato vaccinale è stato richiesto anche per l’accesso a luoghi dove in realtà la normativa non ne richiedeva l’esibizione. La richiesta “compulsiva” del green pass, nei casi non previsti dalla normativa anti-Covid, da parte di aziende ed enti pubblici è passibile di condanna al risarcimento danni.

Sospensione illegittima: il green pass non era obbligatorio

La prima sentenza storica è emessa dal Tribunale Ordinario di Firenze, sezione Lavoro, pronunciata il 3 marzo e pubblicata ufficialmente il giorno seguente. Il Giudice Dott.ssa Davia ha condannato un’azienda al pagamento di cira 4.000 euro per aver richiesto in maniera illegittima il green pass ad un’addetta della piscina presso il club di Firenze Rovezzano.

Stando all’azienda, il green pass era tra le misure di sicurezza relative alla normativa sulla “tutela delle condizioni di lavoro” (art.2087 del Codice civile). Tuttavia, il Tribunale di Firenze ha sancito come illegittima la richiesta. Nel marasma di norme che sono state stilate nel corso dell’emergenza sanitaria, quella che sancisce l’esibizione del green pass è mutata più volte.

Per quanto riguarda le piscine, l’articolo 9 bis del decreto-legge 52/2021 richiedeva il possesso di un QR-Code sanitario ai frequentatori delle piscine per le attività svolte al chiuso. L’obbligo di green pass generalizzato è scattato solo in seguito con il decreto-legge 105/21.

La decisione del Tribunale di Firenze è un primo piccolo passo verso il riconoscimento giuridico di pratiche illecite che sono state attuate, non di rado, nel corso dell’emergenza sanitaria. Lo stesso green pass dovrebbe decadere con la scadenza dello stato di emergenza il prossimo 31 marzo, ma i vertici del ministero della Salute hanno fatto bene intendere di voler disfarsi del pass in maniera “graduale”. In un momento in cui larga parte degli Stati mondiali hanno iniziato a revocare restrizioni, l’Italia continua imperterrita sulla strada intrapresa...Continua su Articolo Originale...

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