Covid e Guerra Ucraina fanno crescere il "Falso" Made in Italy nel Mondo !

 


Sono oltre 600 i prodotti legati al "falso made in Italy" rilevati dalle 7 Camere di Commercio Italiane all’Estero presenti in Australia (Melbourne, Sydney), Brasile (Belo Horizonte, Rio de Janeiro, San Paolo), Polonia (Varsavia) e Russia (Mosca).

 Un fenomeno che, secondo lo studio di Assocamere estero, si è accresciuto durante l'emergenza pandemica. Proprio mentre l'agroalimentare italiano è uscito rafforzato dalla crisi generata dalla pandemia, con le esportazioni del settore che nel 2021 hanno raggiunto il record storico del +11,1%, per un valore pari a 52 miliardi di euro, all'estero si è verificato anche il cosiddetto italian sounding.

La categoria più colpita dal fenomeno dell'alimentare taroccato è quella dei prodotti lattiero-caseari per il 23,6%, seguita dalla pasta, con una quota del 22,8%; terzi i prodotti a base di carne (16,3%) e, infine, le bevande (13,6%) con il vino e gli spumanti a detenere l’incidenza maggiore all’interno del comparto beverage. 

Il fenomeno rischia di acuirsi in Russia a causa dell'embargo voluto da Vladimir Putin ai prodotti italiani. È una ritorsione legata al fatto che l'Italia, come del resto ha fatto l'Europa, ha approvato una serie di sanzioni contro l'ex Stato sovietico per aver invaso l'Ucraina. Ora nel mirino del probabile nuovo embargo ci sono la pasta, l'olio e il vino...Continua su Articolo Originale...

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