Mattarella Bis e Draghi Premier?: tutto resta com'e', in perfetto stile "Gattopardiano"

 


L’indecorosa telenovela è giunta ai titoli di coda. A breve, forse già al secondo round odierno previsto alle 16:30, dal cilindro parlamentare potrebbe spuntare il nome di Sergio Mattarella.

Un bis che appare in questo momento l’unica soluzione per uscire dall’impasse, creata un po’ ad arte e un po’ dalle divisioni palesatesi in seno a centrodestra e centrosinistra. Un epilogo, a dirla tutta, sin troppo prevedibile. D’altronde lo scriviamo da giorni, nonostante le pervicaci sirene dei “maratoneti” televisivi continuino a proporre gli spartiti più improbabili.

Dopo il roseto di nomi bruciati in partenza, la disfatta sulla Casellati e la Belloni respinta prima di essere nominata, ai partiti dell’ormai ex centrodestra non resta che convergere su Mattarella. E’ l’unico nome che verosimilmente metterebbe d’accordo tutti (o quasi), come arcinoto. L’unico che non farebbe saltare il banco, perché Draghi resterebbe al suo posto di premier fino al 2023 e i parlamentari vivachierebbero giocondi per un altro anno.

Certo, sussiste l’altrettanto noto problema: Mattarella vorrebbe godersi la pensione. Lo ha ribadito più volte, ma è lapalissiano che non potrà sottrarsi al cosiddetto senso di responsabilità istituzionale. Quindi, di fronte alla resa della politica, resterà al Quirinale. “È importante che Mattarella non sia percepito come un ripiego. Ma non c’è l’intesa, tanto vale che la squadra resti così, con Mattarella al Quirinale e Draghi a Chigi“, ammette ora Matteo Salvini.

All’orizzonte non si vedono alternative. Nessuna almeno che possa essere digerita da chi non ha alcuna intenzione di andare al voto o di imbarcarsi in un governo traballante, ovvero la stragrande maggioranza dei parlamentari. Peggio di un giro di valzer gattopardiano, non cambia proprio nulla, (e salvo qualche miracolo all'ultimo minuto), resta tutto com’è...Leggi su Articolo Originale...

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