“L’obbedienza portò ad Auschwitz.” Oggi dove ci porterà – Vera Sharav (sopravvissuta all' Olocausto) si confronta col Magistrato Angelo Giorgianni sullo scempio a cui stiamo assistendo in tempi di Pandemia (VIDEO)


Vi presentiamo un’intervista eccezionale a due grandi protagonisti dei nostri tempi. Vera Sharav (sopravvissuta all'Olocausto) e Angelo Giorgianni (Magistrato).

Che cosa contraddistingue Vera Sharav? Che cosa la rende unica?

La sua intensità, la sua passione, la sua integrità, la sua onestà intellettuale.

Ogniqualvolta ricorda la sua infanzia quando venne presa insieme ai suoi genitori e dalla Romania portata in un campo di lavoro e lì trattenuta per circa tre anni, qualcosa si muove in me.

Riesco a sentire il terrore di una bambina che perde tutto, che si ritrova da un giorno all’altro in un mondo sconosciuto e ostile, che non ha nessun altra opzione se non seguire il suo istinto, la sua intuizione.

Olocausto, questa parola impronunciabile oggi. Questo nuovo tabù. Nessuno può osare comparare quello che sta succedendo oggi con quello che accadde circa ottant’anni fa qui in Europa.

L’Olocausto dev’essere recluso nelle stanze di una storia tenuta in cattività, lontano dagli occhi indiscreti dei sudditi, che non devono avere nessuna capacità logica per capire l’ovvio.

Perché non solo i politici e i vip come cani da guardia del sistema aggrediscono chiunque provi a fare parallelismi tra i due momenti storici, ma anche i sudditi più fedeli (che non hanno nulla da guadagnare se non una sempre crescente sottomissione che probabilmente li porterà all’annichilimento) si stracciano le vesti e urlano e istericamente ti insultano di ignoranza storica.

Ma secondo le parole di Vera Sharav, quello che stiamo vivendo non è una teoria cospirazionista purtroppo. E’ realtà e come tale dobbiamo trattarla.

Angelo Giorgianni, secondo noi unico referente credibile per gli Stati Uniti, e Vera Sharav hanno parlato come se si conoscessero da tempo.

Quella a cui assisterete non ha la forma di un’intervista. E’ un dialogo tra due persone che parlano e si scambiano opinioni sull’attuale situazione e si interrogano su come trovare un rimedio a tutto questo.

Perché è fondamentale ora unirsi, forse sarebbe meglio dire “confederarsi” e attraverso un’alleanza globale riunire le menti più brillanti del mondo e contrattaccare i globalisti.

Non intendiamo assolutamente incitare l’odio o la violenza. No. Quello che vogliamo dire è che il nostro contrattacco sarà una rivoluzione socio-culturale che porterà nel mondo un grande cambiamento, però a favore dei popoli.

La democrazia è sotto attacco. L’Italia è l’obiettivo finale di questo gruppo di potere che ci vuole tutti uguali e sottomessi.

Gli Stati Uniti in questo contesto sono forse la più grande nazione occidentale che ancora resiste. Questo accade grazie al funzionamento legale e al loro ordinamenti giuridico. Il governo federale legifera, ma non può imporre nulla ai singoli stati che decidono autonomamente.

Per vedere l’intervista su YouTube cliccate qui:

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