Il Governo Draghi ora discrimina pure Bimbi e Ragazzi: niente Sport per i non Vaccinati, Federazioni Sportive in Rivolta

 


Adolescenti e bambini sono sicuramente tra le principali vittime dell’emergenza sanitaria. Mentre però il Covid non sembra essere particolarmente pericoloso per queste categorie di persone, sono le politiche restrittive a rappresentare la principale minaccia per i giovani.

Super green pass per fare sport

Chiuse le discoteche e limitate le principali attività sociali ai soli possessori di super green pass dai 12 anni in su, dallo scorso 10 gennaio è entrata in vigore la stretta anche sulle attività sportive. Palestre, piscine, circoli e qualsiasi sport di contatto anche a livello dilettantistico, al chiuso e all’aperto, potranno essere accessibili solo per persone in possesso del cosiddetto green pass rafforzato.

Quindi in sostanza per fare attività sportiva o ci si sottopone al vaccino oppure si deve contrarre il Covid e risultare guariti. Una norma che a distanza di qualche giorno sembra creare non pochi problemi per diverse federazioni che ora chiedono l’abbandono del lasciapassare verde.

Si sono mosse in questo senso dieci società calcistiche della regione Emilia Romagna che hanno pubblicato una nota decisamente critica nei confronti dell’obbligo del super green pass. “No, noi non ci stiamo a questo decreto! Noi vogliamo continuare ad educare ad altro. Magari a continuare a litigare erroneamente per una “superficiale” partita persa, uno “stupido” rigore non dato, un “qualsiasi” goal sbagliato. Ma tutti insieme. Nessun bambino deve rimanere fuori dalla porta!”.

Il problema sembra però essere ormai trasversale nel mondo dello sport giovanile e anche dal basket arrivano le voci contrarie al super green pass. Dopo 12 anni di lavoro nel mondo sportivo si è infatti dimesso Valerio Di Battista dirigente della società Unibasket Lanciano, che proprio a causa del nuovo decreto si è detto impossibilitato a continuare qualsiasi forma di collaborazione...Continua su Articolo Originale...



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