Il Green Pass adesso non gli serve più. È Morto a soli 54 anni nel solito tragico modo, ma se leggi la Cronaca sembra che sia tutto normale



CASCIANA TERME LARI. Il venerdì di lavoro con la testa alla cena per il tradizionale scambio degli auguri con i colleghi di giunta, in cui era entrato da appena tre settimane.

Luca Pennini, 54 anni, dipendente di Enel, assessore con deleghe ad ambiente e tutela del territorio, servizi pubblici e digitalizzazione era arrivato a casa per pranzo. Ad attenderlo la moglie, Grazia Pellegrini. Solita routine tra una coppia affiatata, genitori di Alberto e della figlia più grande, Silvia. Ma all’improvviso, tutto cambia. Il marito avverte un malore. Lo sguardo nel vuoto e la mano al petto. Il panico invade l’appartamento di Quattro Strade. Un infarto che non lascia scampo.

Pennini è morto così, senza un segnale di avvertimento a cui familiari, amici e colleghi di lavoro e di giunta possano aggrapparsi. «Non aveva problemi di salute – dice il sindaco di Casciana Terme Lari, Mirko Terreni, in lacrime –. Ed è questo che ci sconvolge. Siamo distrutti. Ci saremmo dovuti riunire in serata per scambiarci gli auguri in vista delle feste. Invece ci siamo ritrovati a piangere senza sosta un amico prima di tutto, un padre di famiglia e una persona davvero competente che lavorava e amministrava questo territorio con grande passione.

Si dice sempre, quando muore qualcuno, che era una persona per bene. Ma nel caso di Luca, è una frase perfetta per inquadrarlo. E la sua morte è un dolore immenso. Forse troppo grande da affrontare».

Le parole di Terreni sgorgano come un fiume in piena. La scomparsa dell’assessore, nominato appena il 27 novembre, è troppo ravvicinata. La sua commozione è palpabile. Aleggia nell’aria di una stanza troppo piccola per contenere tutta la rabbia di dover accettare una morte così rapida.

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