L’Austria l’ha fatto, sì. Ha annunciato un nuovo lockdown. E non per i non vaccinati, occhio, ma per tutti, senza distinzione.
Periodo di transizione, si dice. Poi si giungerà all’obbligo vaccinale da gennaio. L’Austria, attualmente, ha il 66% di vaccinati, contro l' 86% italiano .
È possibile che una malattia dagli esiti gravi così rari debba portare a non sapere mai quale potrà essere il limite massimo?
Che necessità sussiste – statisticamente, non sanitariamente – per dover per forza inseguire una sorta di 100% assoluto della popolazione? C’è molto poco di che essere ottimisti: e chi scrive era tra coloro che erroneamente, prima dell’estate, pensava si stesse virando in qualche modo verso la fine.
La follia del covid, o meglio l’assurda strategia della sua gestione, è un delirio.
Da mesi i giornali fanno la conta dei “contagi”, come se fossero in numero affidabile, e dei “positivi”. E li considera come se fossero malati. Ci siamo tutti sgolati per contestare quello che è un atteggiamento senza nessun approcio raziocinante.
Inseguire dieci, cento, mille, centinaia di migliaia di positivi che, in più del 95% dei casi, soffre al massimo di una tosse o di un raffreddore. Di coseguenza la domanda scontata “a cosa serve?” non può che avere una risposta altrettando scontata, sebbene amara: a nulla di logico...Continua su Articolo Originale...
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