Quella che stiamo per raccontarvi è una storia che ci aspetteremmo di leggere in un capitolo di storia, magari in un paragrafo sulle metodologie messe in pratica dalla Santa Inquisizione.
O ancora nelle pagine dedicate alle pene inflitte ai dissidenti politici e a chiunque non si fosse allineato ai diktat del Governo autoritario di turno.
E invece, no, siamo in Svizzera, anno domini 2021. In particolare ci troviamo a Zermatt, località di montagna famosa per lo sci, l’alpinismo e le escursioni, situato nel Canton Vallese.
Dal 1934 qui sorge il ristorante a conduzione familiare Walliserkanne, saltato agli onori della cronaca quando a settembre 2021 con un post su Facebook i gestori avevano fatto sapere che non avrebbero più fatto discriminazioni tra clienti, rifiutandosi così di chiedere il green pass.
Un po’ come accaduto alla nostra Torteria di Chivasso, i proprietari del Walliserkanne sono andati avanti per la loro strada, nonostante i richiami e alla fine l’ordinanza di chiusura, organizzando, sembrerebbe, anche degli aperitivi sulla soglia del locale.
Poco tempo fa è intervenuta la polizia. Come? Arrestando i tre titolari, padre, madre e figlio, e murando l’ingresso del locale con blocchi di cemento...Continua su Articolo Originale...
Commenti
Posta un commento