Israele e i Ciarlatani della Quarta Dose

 


Probabilmente il ministro della sanità israeliano Nitzan Horowitz  c’entra poco con Sebastaian Brandt, un umanista alsaziano del tempo di Lutero che scrisse: “La pratica del ciarlatano è così buona che cura tutte le infermità… Un tale sciocco può farti precipitare in un abisso prima che tu te ne accorga e accorciarti la vita”ma in realtà egli sembra incarnare alla perfezione la figura dell’imbonitore vaccinale.

Visto che la prima dose di vaccino non ha funzionato, la seconda nemmeno, la terza pure, con già il 9% di nuovi contagiati in Israele e con una percentuale che è in aumento di giorno in giorno testimoniando che la eventuale protezione è ancora più effimera delle dosi precedenti, egli non è nemmeno sfiorato dal dubbio che i vaccini presentati con credenziali di studi clinici sostanzialmente falsi, siano inutili, ma spera nella quarta dose per fermare i contagi.

Una cosa che non funziona può essere venduta molte volte, esattamente come accade per le pozioni dei maghi che tuttavia statisticamente potrebbero anche essere più efficaci e certo meno dannose perché più che un qualche amaricante non contengono.

Naturalmente il ministro, è solo un ciarlatano di secondo piano che dipende da altri e più importanti imbonitori e dunque ripete formule mandate a memoria nonostante la loro palese assurdità: ma si sa siamo di fronte alla “scienza” e dobbiamo perciò piegare la testa anche  se ti stanno vendendo la luna nel pozzo...Continua su Articolo Originale...

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