Valanga di fango contro Radio Radio: così il regime vuole delegittimare le poche voci libere in Italia

Da Radio Radio – Continuano gli attacchi contro Radio Radio. Alla vigilia del ballottaggio nuove accuse vengono mosse contro l’emittente radiofonico. Dopo le offensive dirette contro Enrico Michetti, candidato sindaco del centrodestra a Roma, ad entrare nel mirino del ciclone mediatico è ora l’emittente che ha dato spazio al pensiero dell’avvocato. Accusata di assurde posizioni antisemite, attraverso titoli ad effetto con dichiarazioni mai rilasciate, l’organo di informazione è stato bersaglio di una continuativa campagna a mezzo stampa.

Obiettivo, non dichiarato ma evidente nelle intenzioni latenti dell’inchiostro al vetriolo, quello di colpire Radio Radio per screditare la posizione politica di Enrico Michetti, strettamente legato all’emittente e in corsa per il Campidoglio. A subire i colpi di tale strategia comunicativa lo speaker Mimmo Politanò. Anche il geologo Mario Tozzi da sempre parte integrante della radio ne ha fatto le spese, costretto a prendere le distanze da un sibillino titolo di Repubblica.

Emerge un quadro preoccupante in cui ad essere in gioco non è più un’elezione politica, ma la dignità di uomini privi di colpa e divenuti strumenti di un pericoloso gioco di potere. Sull’assalto mediatico a Radio Radio è intervenuto in diretta Fabio Duranti, la sua risposta ai microfoni di Francesco Vergovich a Un Giorno Speciale.

“Radio Radio è sempre stata liberale e pluralista. Nessuno ha mai detto a qualcuno cosa deve dire, poi ognuno si prende le proprie responsabilità. Questi sono giornalucoli non pericolosi. Noi non diremo mai “siete pericolosi”, perché non vogliamo che la gente vi odi, vogliamo che la gente vi valuti. Noi entriamo nei meriti senza odio, senza scatenare l’odio verso delle persone verso gli altri. Noi lo sappiamo perché lo avete fatto, voi avete interesse che uno dei due candidati venga infangato non entrando nel merito dei suoi programmi e delle sue capacità.

Noi stiamo difendendo l’onore di una persona e anche il nostro. Siete passati dall’infangare la persona per mesi direttamente a noi perché avevate finito le cartucce. Avete tagliato e cucito come state facendo anche in altri ambiti. Gli attacchi di questi giorni mirano a minare l’onorabilità delle persone senza entrare nel merito delle proposte elettorali. Fatela finita, perché le persone vi scoprono. Queste sono minacce, sono intimidazioni. Siete voi gli odiatori! Noi siamo per la pace, ma queste cose un vero giornalismo non lo fa. È stata calpestata la dignità delle persone mettendogli in bocca cose che non sono state mai dette. Vergognatevi! Sono 43 anni che facciamo questo lavoro in assoluta libertà e non c’è nessuno dietro di noi. Qui non entrano i poteri forti della finanza, qui non entrano i poteri forti della politica. Rifiutiamo il principio barbarico dell’odio a tutti i costi. Voi usate violenza nei nostri confronti, noi non la useremo mai nei vostri”.

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