Scontri a Roma, Meloni brutalizza Lamorgese in aula: “Sapevate tutto, era calcolato. È strategia della tensione”

Di Alessandro Della Guglia – Roma, 13 ott – “Il ministro Lamorgese dice che sapeva e non ha fatto nulla. Se fino a ieri pensavano la sua fosse sostanziale incapacità, oggi la tesi è più grave: quello che è accaduto è stato volutamente permesso e questo ci riporta agli anni già bui. E’ stato calcolo, siamo tornati alla strategia della tensione“.

Così Giorgia Meloni tuona contro il ministro dell’Interno sugli scontri di sabato scorso a Roma. “La risposta della Lamorgese non è semplicemente insufficiente – afferma il leader di Fratelli d’Italia – ma offensiva delle forze dell’ordine. Sette agenti lasciati a prendere le bastonate davanti alle Cgil sono un fatto indecente ed offensivo di quella gente e di questo Parlamento non fatto di imbecilli”.

Cosa ha detto il ministro dell’Interno

Ma cosa ha detto la Lamorgese? Riferendo sugli scontri avvenuti sabato scorso a Roma, durante il question time a Montecitorio, la titolare del Viminale ha detto che il Ministero era a conoscenza dei potenziali rischi relativi agli intenti di Giuliano Castellino. Nello specifico quando l’esponente di Forza Nuova ha dichiarato di voler indirizzare i manifestanti verso la sede della Cgil. Ma le forze dell’ordine non sarebbero intervenute perché, secondo la Lamorgese, “c’era il rischio di una reazione violenta dei suoi sodali“.

Dunque, ha proseguito il ministro, “la scelta di procedere coattivamente nell’immediatezza non è stata ritenuta percorribile dalle autorità di pubblica sicurezza e dai responsabili dei servizi di sicurezza che erano nella piazza, nella considerazione che un intervento coercitivo eseguito in un contesto di particolare eccitazione e affollamento presentava l’evidente rischio di provocare reazioni violente da parte dell’interessato e dei suoi numerosi sodali, con la conseguente degenerazione della situazione dell’ordine pubblico”.

La Meloni tuona contro la Lamorgese: “C’erano agenti infiltrati?”

Parole che non sono affatto piaciute al leader di Fdi, che ha posto una serie di domande incalzanti al ministro. “Lei sapeva che c’erano persone interdette alla partecipazione perché pericolose per l’ordine pubblico? Era stata avvertita dell’annuncio, prima sui social e poi in piazza dal palco, sulla loro intenzione di assaltare la sede della Cgil?

Lei conosceva la natura dell’organizzazione Forza Nuova che si dichiara neofascista e a cui queste persone appartengono? In piazza c’erano anche agenti infiltrati? Se lei aveva queste informazioni perché non ha protetto tanto la Cgil quanto le persone che legittimamente manifestavano contro un provvedimento del suo governo. Una volta tanto, ministro Lamorgese, la verità”.

Alessandro Della Guglia

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