Pisa, straniera massacra un anziano con un pugno e lo lascia in una pozza di sangue: è in fin di vita

Di Pietro Barghigiani – PISA. A vedere la macchia di un rosso denso che si staglia sull’asfalto vengono i brividi. E il pensiero va alla sorte della persona a cui appartiene quel sangue. Un pensionato 79enne aggredito di mattina in via di Pratale da una persona che poi è fuggita in bicicletta superando i condotti.

Nel pomeriggio una donna di 33 anni, romena, di Pisa, con qualche denuncia alle spalle è stata portata in questura in stato di fermo per tentato omicidio. In serata è stata portata in carcere. Avrebbe dato un pugno per mettere in pratica il suo disegno folle contro un passante.

ASSALTO BRUTALE

Un’aggressione choc che sgomenta per brutalità e con un movente all’apparenza incomprensibile. L’anziano è caduto su un paletto di ferro dopo il cazzotto. L’impatto gli ha fratturato la mandibola provocando anche serie lesioni alla base cranica.

Quando è stato soccorso perdeva sangue dall’orecchio destro. Era vigile, cosciente, ma terrorizzato. Stringeva forte la mano all’infermiera invitata dal 118. Chi e per quale motivo è stato picchiato in modo così brutale sono le domande a cui stanno cercando di dare una risposta gli investigatori della questura. Il pensionato è ricoverato a Cisanello in neurochirurgia in prognosi riservata ed è in pericolo di vita.

LA SPRANGA IN FACCIA

Sono circa le 10 quando l’anziano si trova davanti alla filiale del Credito Valdinievole in via di Pratale. A una ventina di metri la pasticceria Jolly con la sua clientela in un’ora di punta per le colazioni. Non è chiaro se sia stato un tentativo di rapina dopo aver visto magari il pensionato fare un prelievo al bancomat o il gesto di un pazzo che ha colpito a caso.

Di sicuro il pugno a sangue freddo ha fatto perdere l’equilibrio all’anziano che è finito con la faccia sul palo di ferro all’esterno della banca. Una stoccata violenta e rapida che ha steso il 79enne, raggiunto al volto senza accorgersi di quello che stava per subire.

LE TESTIMONIANZA

Le telecamere della banca e le testimonianze di due donne che stavano facendo jogging sono state le basi di partenza degli investigatori della questura. «Aveva i capelli raccolti in una coda ed era in bici» è stato il racconto delle testimoni agli agenti delle volanti intervenuti dopo essere stati allertati dal personale del 118.

Quando il medico ha visto quella sagoma inerme adagiata sull’asfalto si è prodigato per prestargli le prime cure. Poi ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine e dalla centrale operativa della questura sono state inviate le volanti. Il caso è stato preso in carico dalla squadra mobile che ha rintracciato la donna dopo aver raccolto varie testimonianze in zona. Il magistrato di turno Aldo Mantovani ha disposto il fermo per la 33enne.

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