Paura a Roma, somalo prende a pugni in faccia un 14enne: “Sono Lucifer”, e il giudice lo libera subito

Di “Lasciatemi, lasciatemi sono Lucifer Samael Morningstar”, così ha urlato un uomo di origini somale mentre i carabinieri lo stavano arrestando con l’accusa di rapina aggravata e resistenza a pubblico ufficiale. Il nome con il quale si è spacciato è quello del personaggio immaginario della serie televisiva “Lucifer”. Un’identità che esiste solo nella fantasia di un fumetto da cui è poi nato il progetto televisivo.

Di certo questo uomo di 32 anni non è stato un angelo col ragazzino di 14 anni che ha steso a terra, a suon di pugni sul viso, in via Lanciani vicino la Nomentana. Una scena denunciata al 112 da alcuni passanti. Il minorenne all’arrivo dei carabinieri ha raccontato che il somalo gli aveva anche strappato di dosso la felpa. Tutto perché il ragazzino aveva preso le difese di una coppia con un neonato in braccio. I genitori, a loro volta, erano stati aggrediti verbalmente senza un apparente motivo.

Le ricerche dell’aggressore, risultato poi dagli accertamenti senza fissa dimora e con precedenti, è partita da parte dei carabinieri della stazione Nomentana e del nucleo operativo della compagnia Parioli. Il ricercato è stato arrestato in circonvallazione Nomentana,  in mano aveva ancora la felpa strappata alla vittima. Ha aggredito anche i carabinieri, e alla fine è stato necessario sedarlo.

Dimesso stamattina dall’ospedale, è stato giudicato per direttissima. Per il giudice l’aggressore può tornare in libertà. Ha convalidato l’arresto con l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

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