Il Parlamento UE chiede al Texas di ritirare il divieto di aborto. Lega, FdI e FI votano contro

Da Europa Today  Una legge contro le donne e che rappresenta un passo indietro sui loro diritti. Il Parlamento europeo ha duramente criticato l’ormai famoso Senate Bill 8, la legge approvata dal Texas che vieta l’aborto dopo sei settimane di gestazione e che non prevede alcuna eccezione, neanche in caso di stupro, incesto o per condizioni di salute del feto che mettano a rischio la vita della donna dopo la nascita.

Di qui la richiesta degli eurodeputati indirizzata direttamente al governo dello Stato americano del Texas affinché revochi immediatamente quello che, de facto, è un divieto totale di abortire. Il testo degli europarlamentari è stato votato poche ore dopo la sospensione della controversa legge disposta da un giudice federale.

La risoluzione è stata approvata dal Parlamento europeo con 381 voti a favore, 253 contrari e 36 astensioni. Tra le delegazioni italiane, hanno votato a favore del testo gli eurodeputati del Partito democratico, del Movimento cinque stelle, dei Verdi e di Italia viva. Contrari i parlamentari europei della Lega, di Fratelli d’Italia e di Forza Italia.

Il Parlamento europeo, riunito a Strasburgo per la settimana di sessione plenaria, ha espresso “solidarietà e sostegno alle donne del Texas, ai professionisti medici, alle Ong e a tutti coloro che sono impegnati nelle battaglie legali contro questa legge recentemente approvata, che è una flagrante violazione dei diritti delle donne che vivono nello Stato”.

Nel testo approvato si chiede altresì ai Paesi dell’Ue di “sostenere finanziariamente le organizzazioni della società civile statunitense che promuovono i diritti sessuali e riproduttivi e offrire un rifugio sicuro ai professionisti del settore medico che rischiano molestie legali o di altro tipo”. Gli eurodeputati hanno inoltre chiesto al Governo Usa di approvare una protezione federale per l’accesso universale all’aborto al fine di salvaguardare i servizi abortivi da divieti e restrizioni a livello statale.

Come ricorda la testata britannica The Guardian, dal 1973 ad oggi diciannove stati americani hanno approvato un totale di 106 norme che limitano il diritto all’aborto. Il Texas, spesso citato come esempio di Stato Usa ultra-conservatore, non si trova nemmeno nella top-5 degli Stati che applicano regole più restrittive all’interruzione della gravidanza. Dall’Aula di Strasburgo è arrivata anche la richiesta al Servizio europeo di azione esterna (Seae), alla Commissione e agli Stati membri “di rafforzare le loro azioni per contrastare questo regresso dei diritti umani”.

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