“Artista (si fa per dire) in contrasto con i nostri valori”: Bello Figo di nuovo cacciato, via il patrocinio dalla giunta di Tombolo

Da Il Mattino di Padova – TOMBOLO. Bello Figo, brutto stop. L’artista trap di colore solleva una protesta popolare in quel di Tombolo. È in programma per sabato, nella piazza di fronte al municipio, la “Festa d’autunno – truck & food and drink” con l’accompagnamento musicale del gruppo Altaclaz – esponente delle correnti trash e surreali – che aveva pensato di invitare come ospite speciale Bello Figo, parmense di origine africana, salito agli onori della cronaca anni fa per la sua capacità di prendere in giro il mondo con testi sboccati e assurdi, donne e sesso, parodie dei pregiudizi e dintorni, un antesignano di quella corrente trap che piace ai giovanissimi.

Il problema è che i suoi testi sono decisamente molto lontani dal politicamente corretto e che sulla locandina dell’evento appariva il patrocinio del Comune, quindi salvati popolo: sui social si è scatenato l’inferno, sollevazioni e attacchi, alla fine è dovuto addirittura intervenire il sindaco Cristian Andretta con tanto di nota ufficiale. La linea delle istituzioni è chiara: non ci può essere lo stemma comunale a fare da foglia di fico di fronte all’immoralità dei testi di Bello Figo.

«Il Comune aveva dato la disponibilità ad ospitare l’evento con l’intervento del gruppo Altaclaz, analogo a quello organizzato durante la sagra del paese», ha scritto ieri il sindaco alla società che ha organizzato la festa, «Una volta recepita la documentazione, abbiamo constatato che era è stato invitato l’artista Bello Figo. La giunta non può né patrocinare né tantomeno permettere l’esibizione di tale artista totalmente in contrasto con i valori e le idee che cerchiamo di diffondere nel nostro territorio».

«Se l’evento fosse in un luogo privato», sottolinea il vicesindaco Luca Frasson, «magari lo andrei a vedere pure io Bello Figo. Ma davanti alla casa comunale, con il patrocinio del Comune, no. E lo decidiamo noi, che rappresentiamo l’intera cittadinanza».

La vicenda ha infiammato un autentico scontro di visioni del mondo: c’è chi si ribella alla censura, chi la invoca senza se e senza ma, chi si appella al concetto del de gustibus, ma alla fine a tagliare corto è stata l’amministrazione, della serie: in privato ascoltatevi pure “Bello Figo”, ma non deve avvenire nel nome del Comune.

Il caso nel corso della giornata e delle frenetiche ore che portano allo stop si tinge anche di giallo: arriva il diktat municipale, l’associazione Amc-Eventi & Comunicazione che ha organizzato la festa comunica il blocco alla presenza di Bello Figo, ma Altaclaz ribadisce attraverso i canali social che il trapper a Tombolo ci sarà. Nel senso: almeno in piazza – senza diritto di tribuna e di parola – può venire?

Gli artisti non ci stanno e invocano il sacrosanto diritto costituzionale alla libertà di espressione, e ci sta pure quella di movimento, all’intoccabilità dell’arte. Il terreno si fa scivoloso, ma il sindaco segue la vox populi: questo Bello Figo di concerto non s’ha da fare. Manca poco che si invochi il Daspo preventivo. L’organizzazione con Antonio Mormile allarga le braccia sconsolata: «È evidente che non vengono ascoltati i ragazzi.

A ieri erano già pervenute circa 1. 400 adesioni, molte fatte proprio dai genitori che ci avevano chiamato per prenotare un tavolo per i figli. Entro sabato contavamo di raggiungere le duemila presenze. Il gruppo Altaclaz aveva pensato di invitare Bello Figo nella convinzione di rimanere in linea con il target del loro format, senza voler sollevare le polemiche emerse».

Leggi la notizia su Il Mattino di Padova

L'articolo “Artista (si fa per dire) in contrasto con i nostri valori”: Bello Figo di nuovo cacciato, via il patrocinio dalla giunta di Tombolo proviene da Rassegne Italia.

Commenti