Tentata strage a Rimini, Lamorgese si autoassolve: “Poteva accadere ovunque in Europa”. Salvini e Meloni: “Si dimetta”

Di Adolfo Spezzaferro – Roma, 13 set – “Il ministro Lamorgese è incapace, si deve dimettere“: dopo Matteo Salvini anche Giorgia Meloni va all’attacco della titolare del Viminale, duramente criticata per la gestione della sicurezza. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, dopo il rave abusivo e i continui sbarchi di clandestini, è il caso del somalo che accoltellato un bambino a Rimini. Episodio su cui la Lamorgese arriva a dire che “poteva accadere ovunque in Europa.

Meloni: “Somalo che ha accoltellato bambino a Rimini era segnalato. Cosa altro deve accadere per sostituire il ministro Lamorgese?”

“Il richiedente asilo somalo che ha accoltellato cinque persone, tra cui un bambino, era stato segnalato dalla Croce Rossa alla Prefettura come soggetto pericoloso. Ma il governo non ha fatto nulla, come ormai è prassi nell’era Lamorgese. L’unica attività alla quale si dedica ormai il ministero dell’Interno è quello di reprimere chi osa fare domande sulla gestione del Covid e multare chi contesta pacificamente il governo. Cosa altro deve accadere per sostituire il ministro Lamorgese con qualcuno di capace?“. E’ l’attacco della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

Salvini: “Se non può, non sa o non vuole fare il suo lavoro, lo lasci a qualcun altro”

Prima di lei, ieri a puntare il dito contro l’inefficienza della Lamorgese è stato il leader della Lega. “Un richiedente asilo strafatto di droga che accoltella quattro persone a Rimini; un altro immigrato irregolare che aggredisce una donna a Napoli – ha sottolineato Salvini – e poi ancora i rave party non autorizzati, i femminicidi e i continui sbarchi. Non se ne può più. Il ministro dell’Interno deve occuparsi di queste cose. Se non può, non sa o non vuole fare il suo lavoro, lo lasci fare a qualcun altro“, ha fatto presente il leader della Lega. “Non si possono multare gli italiani che vanno a mangiare una pizza o in palestra mentre si lascia agli immigrati la libertà di combinarne di tutti i colori”, ha fatto presente.

Parole dure che arrivano a seguito delle dichiarazioni della diretta interessata, che ieri in una intervista si è stracciata le vesti. La Lamorgese accusa Salvini di scelte irresponsabili con i suoi attacchi a un componente dell’esecutivo. “Quando gli attacchi partono da chi sostiene il governo, diventando martellanti e personali, finiscono per danneggiare l’immagine dell’amministrazione e di tutto l’esecutivo“, lamenta la titolare del Viminale.

Tutta la Lega contro la titolare del Viminale

Da mesi ormai la Lamorgese è nel mirino della Lega. “L’Italia non è terra di conquista – spiega il senatore Andrea Ostellari, presidente della commissione Giustizia – e gli italiani non sono bersagli mobili. Serve subito un vero e proprio cambio di rotta sulle politiche per l’immigrazione e la sicurezza”. Il Carroccio contrattacca la Lamorgese dopo le sue accuse a Salvini. “E’ un burocrate che non decide“, è il commento che arriva da via Bellerio. Quindi “non ha responsabilità verso un elettorato”, sottolineano i leghisti.

Il problema (soprattutto per gli italiani) è che il premier Mario Draghi difende a spada tratta la Lamorgese. Eppure il ministro dell’Interno non sta minimamente contenendo l’immigrazione clandestina né le sue ricadute sulla sicurezza. “La politica dell’accoglienza – accusa Riccardo Molinari, capogruppo della Lega a Montecitorio – è un fallimento”. Come è noto, peraltro, Salvini da tempo chiede un confronto a tre con la Lamorgese e il premier Draghi. Anche Forza Italia, alleata della Lega ma con posizioni molto più moderate, interviene sulla questione immigrazione clandestina. E chiede un tavolo di confronto nella maggioranza per discutere degli effetti sull’ordine pubblico dei continui sbarchi. Anche perché la Lamorgese appare principalmente interessata a usare il pugno duro sul fronte green pass.

Molteni: “Clamoroso errore cancellare decreti Salvini”

Infine è da segnalare quanto ricorda il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni. “Nascondere l’emergenza flussi con oltre 41mila sbarchi nel 2021 – ricorda il leghista – significa negare la realtà. Aver cancellato i decreti Salvini si conferma un clamoroso errore del secondo governo Conte“. Dal canto suo, la Lamorgese interviene sui fatti di Rimini, chiarendo che “il terrorismo non c’entra” e facendo presente che quanto accaduto è gravissimo ma “poteva capitare ovunque in Europa“. Chissà se ovunque, in Europa, ci sono suoi colleghi altrettanto fatalisti (e inefficienti).

Adolfo Spezzaferro

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